Piemonte

diecimila euro donati al reparto di oncoematologia pediatrica di Savigliano dall’unione di Fondazione e Banca CRS con Baratti & Milano e le Ascom di Bra, Fossano e Savigliano – Torino Oggi

La tradizione cioccolatiera non è da meno rispetto ai paesaggi mozzafiato e all’enogastronomia di pregio del territorio. Un made in Piemonte che, valorizzando le radici storiche del cioccolato, può regalarci le performance degne di quello che non è un semplice prodotto gastronomico, ma rappresenta anche una parte integrante, e intrigante, della cultura locale.

Ne hanno dato prova e lustro, “fondendosi” in una specialissima Choco Charity, la prestigiosa “fabbrica del cioccolato” Baratti & Milano unita a Fondazione e Cassa di Risparmio di Savigliano e alle Ascom di Bra, Fossano e Savigliano. Obiettivo comune: celebrare il mix unico di sapore, storia e antiossidanti proprio del cioccolato a favore di un valore di salute e benessere sociale, partendo proprio dal protagonismo dei bambini in questo “morso” collettivo verso un futuro migliore.

Questa charity di territorio, stimolata e avvalorata dal grande successo delle due edizioni del “CioccoNatale” di Bra, si è concretizzata in breve nella donazione di dieci mila euro a favore del progetto di umanizzazione delle cure dell’attivissimo reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Savigliano, guidato dalla Dottoressa Eleonora Basso, oggi centro di riferimento regionale per tutta la provincia di Cuneo, come indicato dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Baratti & Milano ha firmato l’inizio di una storia di eleganza, qualità e tradizione legata all’invenzione del cremino – spiega Guido Repetto, Amministratore Delegato del Gruppo – Altrettanto, questa Choco Charity vuole tradurre il nostro impegno verso un altro aspetto importante del futuro del cioccolato piemontese, la sostenibilità, che qui abbiamo tradotto abbinando l’eccellenza del nostro prodotto a un’operazione di responsabilità e solidarietà sociale, che dalla qualità degli ingredienti arrivi ad occuparsi del benessere della comunità locale”.

Il punto di partenza di quest’avventura solidale è stato la preziosa idea regalo omaggiata dai partner della Choco Charity a loro soci, clienti e contatti di riguardo: un cofanetto in legno lavorato artigianalmente, contenente una selezione di cremini Baratti & Milano unita a “Neroluce”, la nuova e intrigante favola noir della “Creminologa”, al secolo la divulgatrice agro-scientifica e autrice Renata Cantamessa.

Non potevano che essere la Fondazione e Cassa di Risparmio di Savigliano le capofila di una charity intinta nel “piacere della cura” e nel supporto concreto al territorio, come sottolineato dal presidente della Banca Francesco Osella: “Questo progetto ci ha colpiti da subito per la sua doppia genuinità, partendo da quella del prodotto di un’azienda dolciaria storica di vanto per l’intero Piemonte, e continuando con la trasparenza della sua finalità da raggiungere attraverso un’operazione corale molto immediata e semplice. Oltre a questa prima lettura, la Choco Charity si è da subito inserita armoniosamente nella cultura di “Insieme per donare”, la rete del dono che Fondazione e Banca CRS supportano, nata per mettere a sistema il grande potenziale dell’associazionismo saviglianese per il sociale e la grande sensibilità delle aziende del territorio. Concentrarsi sul reparto oncopediatrico dell’ospedale civile locale è stato un accostamento di eccellenze, da quella del prodotto benefico a quella del servizio sanitario infantile territoriale, oggi di riferimento per tutta la provincia Granda”.

Aggiunge Luigi Barbero, a nome delle Ascom di Bra, Fossano e SaviglianoNonostante le sue radici antiche, la tradizione cioccolatiera piemontese continua a evolversi e a innovarsi, rispecchiando l’intento e l’impegno di centinaia di imprese del piccolo commercio del nostro territorio. Le nostre Ascom, che le rappresentano orgogliosamente, qui hanno voluto agire secondo l’arte dei maestri cioccolatieri: sperimentando, cioè, nuove combinazioni e tecniche di collaborazione per regalare alla salute e alla solidarietà sociale il gusto unico del cioccolato”.

Se il cioccolato, con la sua cultura, resta un simbolo intramontabile di eccellenza e passione, questa grande squadra di territorio ha accolto altresì il forte messaggio motivazionale di “Neroluce”, il libro della “Creminologa” Renata Cantamessa (fruibile anche in versione podcast), dedicato “ai grandi che si sentono piccoli”, che lo scrittore e giornalista Pietro Giovannini descrive così nella sua prefazione: “Una favola noir nel senso di fondente, ma anche una storia di pensieri stratificati come, appunto, un cremino. Oppure una piccola didattica sul cacao dispensata a gocce, proprio come le fave di questa pianta misteriosa e venerata. E ancora, una rutilante girandola di colori e pensieri che trasformano un’attesa in un’affermazione di sé, temprando il carattere e l’umore come la tostatura perfeziona aromi e sentori del futuro cioccolato”.

C.S.




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