Dieci tecnici Anas accusati di danno erariale da 8,1 milioni: uno paga e si sfila
di Chiara Fabrizi
La Procura regionale della Corte dei Conti contesta un danno erariale di 8,1 milioni di euro a dieci tecnici all’epoca dei fatti dipendenti Anas in relazione al «riappalto dei lavori per il completamento della variante della strada statale 318 di Valfabbrica quinto lotto, primo stralcio», avvenuto nel 2010. Del fascicolo si è appreso in queste ore dopo che uno dei destinatari dell’atto di citazione ha optato per il rito abbreviato, versando 190 mila euro in favore di Anas. La somma in questione rappresenta il 40 per cento dei 466 mila euro di danno che gli veniva contestata nell’ambito dell’accertamento compiuto dalla Procura regionale.
Sulla definizione con rito alternativo richiesta da uno dei coinvolti si è prima espressa favorevolmente la Procura regionale e poi, a fronte delle istanze della difesa, che nell’udienza del 15 ottobre scorso ha «insistito per la definizione del giudizio», anche la Corte dei Conti sezione giurisdizionale per l’Umbria, che ha quindi posto in decisione la causa arrivando alla definizione con rito abbreviato del giudizio di responsabilità.
Dalla sentenza depositata oggi 21 ottobre, che è comunque ricca di omissis, si legge che gli inquirenti sono giunti a quantificare il danno erariale in poco più di 8,1 milioni di euro, contestando per circa «3,7 milioni di euro la carente progettazione posta a base di gara e la negligente conduzione e sorveglianza dell’appalto da parte degli organi della stazione appaltante a ciò preposti», che è stata a sua volta «quantificata nella misura dei due terzi di quanto riconosciuto all’impresa all’esito della transazione intervenuta a tracimazione delle pretese dalla stessa avanzata». I 466 mila euro ridotti a 190 mila euro col giudizio abbreviato odierno erano computati in questa prima contestazione, che quindi ora si riduce a poco meno di 3,3 milioni di euro. L’altro addebito formulato dalla Procura regionale della Corte dei Conti pesa invece 4,4 milioni di euro ed è relativo alla «disapplicazione integrale della penale prevista dal contratto in caso di ritardo nella consegna dell’opera, calcolata in misura della mancata entrata registrata da Anas spa». Complessivamente, dunque, davanti ai giudici contabili resta aperto un procedimento da circa 7,7 milioni di euro a carico di 9 dipendenti Anas.
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