Diana Del Bufalo: «A scuola andavo male finché non ho scoperto il sesso. Soffro di attacchi di panico»
Se dovesse darsi un voto come personaggio famoso, Diana Del Bufalo non avrebbe dubbi: 5. Una votazione un po’ bassa, considerando che stiamo parlando di un volto molto conosciuto del piccolo schermo e anche uno dei più amati degli ultimi anni. Attrice e cantante, classe 1990, da quando si è fatta notare nella scuola di Amici non ha sbagliato un colpo nella sua carriera artistica.
«Ogni tanto qualcuno mi riconosce, nei negozi magari fanno lo sconto a mia madre. A me un po’ imbarazza» dice in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nella quale racconta non solo il personaggio famosa, ma anche la donna lontana dal set. Dagli anni in cui era «cicciottella» tra i banchi di scuola al primo amore e alla scoperta del sesso. Fino agli attacchi di panico di cui soffre, le sedute di psicoterapia e ciò che proprio non le piace del mondo dello spettacolo.
Nonostante quel 5 che si attribuisce come personaggio dello star system italiano, Diana Del Bufalo assicura di aver sempre avuto «una grande considerazione di me. Tranne nella fase in cui ero cicciottella, e tutte si fidanzavano e io no». Oggi quel «cicciottella» non le appartiene più. «Mi piace mangiare. Ho il fisico che mi piace da quando sono vegetariana», dice.
Degli anni scolastici, però, non ha un bel ricordo: «A scuola andavo male, ero molto naif, non capivo niente», rivela. E, secondo lei, il suo basso rendimento scolastico ha una spiegazione ben precisa: «Cosa capisci se non capisci il sesso?». L’attrice, infatti, rivela che è stata proprio la scoperta dell’amore a cambiare tutto: «Ho dato il primo bacio a 17 anni. Poi a 23 mi sono fidanzata col mio primo compagno, di 15 più grande. La scoperta del sesso, dell’amore. Lì mi è scattato qualcosa nel cervello».
Diana Del Bufalo, poi, rivela di soffrire da anni di «attacchi di panico, causati da una serie di traumi». L’attrice non svela i dettagli ma spiega che «Di base, il mio lavoro non collima con quello che sono. C’è una meschinità e una vanità generale che mi disgustano. Ti prendono per una parte, e quelle scartate subito a sparlarti dietro…». E, senza tanti giri di parole, rivela di andare «da una psicoterapeuta. Le chiedo: quando guarisco? Mi dice che ognuno ha i suoi tempi».
Al suo fianco, però, ha una persona che non conosce affatto il panico: è Patrizio, direttore finanziario di una società, il fidanzato al quale è legata da due anni. E, forse proprio grazie alla sicurezza regalatale anche dall’amore, oggi è consapevole del suo talento: «A me quello che faccio viene facile, senza studiare troppo».
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