Diagnosi e terapie a distanza tra realtà concrete e rischi
PORDENONE – L’Intelligenza Artificiale è ormai una realtà sempre più determinante nel mondo scientifico e nelle attività in tutti i settori della nostra vita, alcuni determinanti come la medicina e l’informazione, ma con quali conseguenze? La risposta (sostanzialmente positiva) viene dal convegno di questa mattina a Pordenone-Palazzo Klefisch, indetto da Circolo della stampa di Pordenone, New Voices Distretto Lions 108Ta2, Sezione Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Telemedicina, Ordine degli infermieri professionisti di Pordenone.
Il tema, “L’IA nella telemedicina e nella diagnostica: realtà, non fantascienza”, ha evidenziato certezze e prospettive esaltanti, illustrate da uno degli addetti ai lavori più impegnati e preparati, Alberto Onorato, presidente della Sezione Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Telemedicina: è già una realtà e viene applicata con forte progressione sul territorio, con risultati di rapidità e di efficacia, attraverso telefono, piattaforme web e pubbliche e private. In parallelo vengono compiuti passi rapidi nella regolamentazione e nella spesa.
Per Franco Scolari, direttore Generale del Polo Tecnologico dell’Alto Adriatico, ci troviamo di fronte a un servizio che è persino semplicistico definire “medico potenziato”, perché la capacità scientifica crescente punta a superare i limiti della terapia a beneficio di una prevenzione irreversibile, come testimoniano realtà concrete in Italia e all’estero.
Tuttavia non sono soltanto la ricerca e i suoi risultati a dare esiti positivi, perché ha un ruolo sempre più concreto l’informazione in generale e quella scientifica in particolare, come ha fatto notare Paola Dalle Molle, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia. In merito ha fatto notare che la categoria sta dotandosi di una normativa sempre più adeguata per rafforzare l’aspetto etico–deontologico dei giornalisti.
Anche Pietro Angelillo, presidente del Circolo della Stampa di Pordenone, ha fatto appello all’etica sempre più certa, che deve coinvolgere tutti gli strati della società, per evitare che il progresso scientifico favorisca le classi abbienti a danno dei meno abbienti e dei poveri.
Inevitabilmente un tema tanto importante come la diagnosi e la terapia a distanza e in tempo reale coinvolge gli infermieri, in prima linea assieme ai medici per la tutela della nostra salute. Una puntualizzazione che illustra qualità crescente e attualità, ma anche carenze strutturali della categoria infermieristica è stata oggetto dell’intervento di Gaia Magro, componente dell’Ordine degli infermieri pordenonesi e del Comitato di salute pubblica del Friuli Venezia Giulia.
Di fronte a questo quadro di realtà e di problemi, emerge l’impegno del Lions 108Ta2 nel lungimirante sostegno alla ricerca e all’applicazione della Telemedicina, illustrato da Antonina Ristagno del Lions Club Portogruaro, responsabile del Comitato New Voices del Distretto 108Ta2 e da Ermanno Bon, del Lions club di Porcia, Officer Distrettuale per il Tema di Studio Nazionale 2024-2025 “Lionismo 5.0: intelligenza artificiale tra opportunità e rischi”.