Detenuto violento ferisce quattro agenti nel carcere di Pontedecimo. Uilpa: “Bisogna potenziare strutture e personale”
Genova. Quattro agenti della Polizia Penitenziaria sarebbero stati aggrediti e feriti nel carcere di Genova Pontedecimo. L’episodio, riportato dalla stessa UILPA Polizia Penitenziaria, ha scatenato la dura reazione del sindacato, che critica la risposta delle istituzioni e chiede misure concrete per affrontare l’emergenza nelle carceri italiane.
Il detenuto, un giovane italiano classe 2001, sarebbe stato trasferito a Pontedecimo nel giugno 2025 dal carcere di Biella per “gravi motivi di ordine, sicurezza e disciplina”. Secondo quanto dichiarato dal sindacato, da quando sarebbe in carcere, avrebbe collezionato circa 300 “eventi critici”. Dopo l’aggressione di venerdì, sarebbe quindi stato trasferito in un’altra struttura penitenziaria.
Secondo Fabio Pagani, segretario della UILPA Polizia Penitenziaria, il semplice trasferimento non basta: “Così si sposta solo il problema da un carcere all’altro”. L’esponente sindacale sottolinea come la violenza contro gli agenti, con oltre quattro aggressioni gravi al giorno, debba essere affrontata con un approccio più strutturato che includa sicurezza, prevenzione, organizzazione e repressione.
La UIL lancia un appello diretto al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al Governo Meloni, chiedendo un decreto carceri che affronti le criticità del sistema. Le richieste principali del sindacato sono: Assunzioni straordinarie per colmare la carenza di 18.000 unità nel Corpo di Polizia Penitenziaria; Riduzione della densità detentiva nelle carceri. Potenziamento di equipaggiamenti, strutture e infrastrutture. Riforme complessive per riorganizzare il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il sindacato denuncia che l’attuale situazione non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma aggrava anche il loro carico di lavoro, costringendoli a gestire continue traduzioni di detenuti problematici senza avere gli strumenti e il personale necessari.