Destroyer – Dan’s Boogie | Indie For Bunnies

Presentato utilizzando una canzone che si chiama “Bologna”, città dove Dan ha suonato parecchie volte nel corso degli anni, “Dan’s Boogie” è il quattordicesimo LP di Destroyer e segue di tre anni “Labyrinthitis“.

Stando alla press-release Bejar per questo nuovo disco, prodotto e mixato dal suo storico collaboratore John Collins, ha deciso di recuperare tutti gli stili sonori utilizzati negli ultimi venticinque anni.

“The Same Thing As Nothing At All”, che apre il disco, ci regala oltre un minuto di passo strumentale prima che la sempre rilassata voce di Dan entri a far parte del brano: la sensazione è proprio quella di tranquillità e di spensieratezza che il canadese riesce sempre e comunque a portare all’interno dei suoi brani, mentre gode di ottimi arrangiamenti costruiti sia con gli archi che con synth e piano, dando comunque un tocco di grandezza alla sua musica. Davvero un inizio meraviglioso!

Il già citato singolo “Bologna” è un altro rischio preso da Bejar, che lo spinge a costruire qualcosa di interessante, ma senza snaturarsi: con l’aiuto di Simone Schmidt (aka Fiver) ai vocals, Dan disegna, con percussioni dai ritmi tribali e piano, un pezzo davvero gradevole e tutt’altro che banale.

“The Ignoramus Of Love” è una bellissima ballata rilassata, disegnata con piano e archi e sembra quasi voler cullare l’ascoltatore con la sua eleganza.

Non possiamo poi dimenticarci di citare la lunghissima “Cataract Time” – forse il pezzo migliore tra i nove presenti su “Dan’s Boogie”: per i suoi otto minuti di puro relax lascia spazio a strumenti come sax e percussioni che possono agire liberi, regalando qualità e classe cristallina.

Dopo trenta anni di carriera con questo progetto Dan suona ancora fresco e ancora una volta non delude portando sul piatto un album solido e raffinato, come solo certi top player (ben pochi a dire il vero) riescono a fare: giù il cappello per questo fuoriclasse canadese.