Design e beneficenza: connubio vincente
Sono tante le aziende che sostengono progetti di beneficenza, associazioni onlus e campagne solidali. Siamo abituati a sentirne parlare soprattutto per brand legati alla moda, alla cosmesi, alla salute. Ma anche il design fa la sua parte.
Prendiamo spunto da una recente iniziativa lanciata da Calligaris che, per ottobre, mese rosa dedicato alla prevenzione e alla consapevolezza sul tumore al seno, rinnova il suo impegno verso la Campagna Nastro Rosa di LILT con il Pink Project 2024, un’iniziativa volta a promuovere l’importanza della prevenzione e dell’attenzione verso se stessi. La coperta rosa di lana e cachemire, presentata con la campagna, diventa così veicolo di consapevolezza e simbolo di prevenzione.
La coperta rosa rappresenta più di un semplice accessorio: è un simbolo che invita ognuno a «ricoprirsi di attenzioni» per prendersi cura di sé e delle persone che si amano.
Per comunicare questo messaggio, Calligaris non si è limitato solo a produrre la coperta, ma ha coinvolto le donne del suo team in una campagna fotografica emozionante in cui, ritratte insieme alle loro madri, sorelle, figlie, amiche e colleghe, incarnano la consapevolezza di quanto la prevenzione sia il dono più bello e di quanto sia essenziale condividere questa cultura.
QVC per sostenere la ricerca oncologica femminile
Parte ad ottobre Shopping4good 2024, il programma di shopping sviluppato da QVC, per sostenere la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica e la cura dei tumori femminili. In occasione del mese della prevenzione del tumore al seno, prosegue quindi l’ormai consolidata collaborazione tra QVC Italia e Fondazione Veronesi, che mira a finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza ed educare alla prevenzione.
Per tutto il mese, infatti, ordinando sulle piattaforme multimediali di QVC Italia una serie di prodotti esclusivi messi a disposizione dai brand che supportano l’iniziativa, e/o aggiungendo una donazione di 1 euro si potrà contribuire alla raccolta fondi: il 100% sarà devoluto a Fondazione Veronesi.
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