denunciati quattro medici di famiglia
Genova. Giro di vite dei carabinieri del Nas sulle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie previste dai LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza e sul sistema di prenotazione di visite ed esami diagnostici.
I militari hanno denunciato quattro medici di medicina generale con l’accusa è di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, previsto dall’art. 481 del Codice Penale.
Secondo quanto accertato dai Nas, i quattro medici avrebbero cambiato la categoria di priorità nelle prenotazioni di accertamenti diagnostici e di visite specialistiche per alcuni pazienti, firmando inoltre più prescrizioni per la stessa visita. Un sistema per assicurare ai pazienti una visita in tempi brevi, che per i carabinieri sarebbe “ampiamente diffuso tra tutti i medici della regione“.
Prescrizioni multiple con diversi codici di priorità
I militari del Nas si sono poi concentrati su esami con tempi di attesa particolarmente lunghi come le colonscopie. Questa tipologia di esame è stato presto in considerazione anche per le conseguenze che una mancata presentazione ha sul sistema sanitario, visto che se il paziente non si presenta non può essere recuperato.
I carabinieri hanno accertato che per molti medici era prassi firmare più prescrizioni a nome dello stesso paziente, nello stesso giorno e con la stessa richiesta, ma con criterio di priorità diverso. In molti casi sono state trovate triple prescrizioni dello stesso esame con priorità “B” (Breve entro 10 giorni), “D” (differibile entro 30/60 giorni) e “P” (programmata entro 120 giorni), così da consentire al paziente di avere maggiore possibilità di trovare un posto. In un caso è stato individuato un paziente che in poche settimane ha beneficiato di nove prescrizioni dello stesso esame riuscendo a prenotarne otto.
Quattro medici denunciati dopo indagini e ispezioni
Individuati i casi di maggiore gravità, sono stati acquisiti i dati relativi ad altre tipologie di prestazioni come risonanze magnetiche e visite dermatologiche. A conclusione degli accertamenti i carabinieri hanno effettuato ispezioni negli studi dei medici coinvolti che hanno portato alla loro denuncia. Si tratta di medici di medicina generale operanti a Genova, Savona, Imperia e La Spezia.
Le quattro denunce sembrano essere però solo la punta dell’iceberg. Dai dati raccolti dal Nas, su 817 soggetti che dovevano effettuare una colonscopia, soltanto tra il primo gennaio e il 31 ottobre 2024 ne sono state prescritte 1.711, più del doppio, numeri che aumentano in maniera esponenziale se si allargano i criteri di selezione per esempio selezionando la data della doppia o tripla prescrizione a uno/due giorni dalla originaria.
Tra il 10 e il 20 per cento di esami non effettuati per mancata presentazione
Dai dati acquisiti sono emersi inoltre diversi casi in cui il paziente non si è presentato alla visita prenotata senza annullare. Un fenomeno su cui sia Alisa sia la Regione si sono concentrate per tentare di alleggerire il carico sulle liste d’attesa, prevedendo tra l’altro sanzioni a partire dal 14 aprile per chi non si presenterà alle visite prenotate.
I controlli effettuati dai carabinieri tra ottobre e dicembre hanno confermato che nei vari reparti degli ospedali liguri mediamente tra il 10 ed il 20% di prestazioni non sono state erogate per mancata presentazione del paziente.