Denuncia la nascita del figlio e si scopre che lui è irreperibile, lei nubile e non hanno mai avuto la residenza in Umbria

Marito irreperibile, moglie che risulta nubile all’anagrafe e bimbo che nasce in ospedale e poi sparisce.
È la storia che la Procura di Perugia sta cercando di ricostruire a partire dalla denuncia di nascita del figlio fatta da un uomo che, però, avrebbe dichiarato il falso. Secondo l’accusa, infatti, l’uomo, difeso dall’avvocato Dario Epifani, è accusato di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, si sarebbe presentato all’ufficio anagrafe presente all’ospedale di Branca per denunciare la nascita del figlio. Nell’atto l’imputato aveva indicato le proprie generalità, quelle della moglie, il nome del figlio e la residenza, a Gualdo Tadino.
Tre settimane dopo, però, all’ufficio anagrafe si accorgono che qualcosa non torna: a quell’indirizzo non risulta che la coppia abbia la residenza, anzi, on risulta proprio che risiedano in Umbria. Lui risulta iscritto all’anagrafe in Sicilia, dove ha anche qualche condanna e altri precedenti di Polizia. Al momento, inoltre, sarebbe anche irreperibile, carcere comprese. La donna, invece, risulta residente in Veneto. Non solo, all’anagrafe risulta nubile.
L’uomo viene chiamato in Comune per rettificare le dichiarazioni non conformi rilasciate al momento della denuncia di nascita del bambino, ma non si è mai presentato. La coppia e il bambino sono spariti subito dopo le dimissioni a seguito del parto.
Adesso la Procura di Perugia chiede il processo dell’uomo, ma le notifiche degli atti giudiziari sono andate a vuoto.
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