Denis: «L’Udinese può provare a battere questo Napoli»
«Credo che l’Udinese in casa possa provare a battere questo Napoli». È German Denis a far drizzare le antenne ai tifosi partenopei, riempendo invece di belle speranze quelli bianconeri che nelle parole dell’argentino possono trovare anche una motivazione tecnica e psicologica alla sensazione espressa dal doppio ex sulla sfida in programma domani ai Rizzi.
Denis, da dove nasce il suo pronostico?
«Non è un pronostico. L’unico pronostico che spero di azzeccare è che la partita sia ricca e intensa come promette, e che la vinca la più meritevole. La mia, piuttosto, è una sensazione dettata da vari fattori, primo tra tutti il periodo del Napoli, reduce da un paio di sconfitte consecutive».
Crede che i partenopei siano in difficoltà?
«Il doppio stop con la Lazio può avere lasciato qualche problema da risolvere. Premetto che Conte è un talento nel preparare le partite e sa come lavorare le situazioni anche sotto il profilo psicologico, ma qualche dubbio mi resta perché due sconfitte così tolgono certezze e un po’ di sicurezze ai giocatori».
L’Udinese invece arriva dal successo di Monza…
«E gioca in casa, in uno stadio che sa essere molto caldo in partite come queste. Il pubblico di Udine è molto intenso quando vuole e quindi si crea un fattore campo a cui la squadra abbina altri valori. Ho visto che l’Udinese è in crescita anche sul piano del gioco e quando arrivi da una vittoria importante in trasferta la grande l’affronti in maniera diversa e giochi anche con maggiore fiducia e meno timori».
Runjaic sta cambiando molti moduli, ma potrebbe ricominciare col 3-5-2…
«La rosa è interessante e la squadra sta facendo un ottimo campionato, il che significa che il tecnico sta gestendo bene le risorse cercando delle risposte tra le certezze individuate. Finora ho visto un’Udinese che non ha cambiato atteggiamento al di là del risultato, cercando di essere sempre intensa e protagonista al di là del modulo impiegato. Queste sono caratteristiche interessanti per una squadra che sta cercando di riaffacciarsi ai piani alti dopo le difficoltà avute lo scorso anno».
Lei è stato un grande attaccante. Come giudica Lorenzo Lucca?
«È un ragazzo che conosco da quando giocava a Pisa e lo reputo un centravanti che per caratteristiche mancava alla Serie A. Anzi, mi sbilancio e dico che in futuro darà tanto alla Nazionale, perché ha ancora molti margini di miglioramento. In questa fase è in crescita, ma Lorenzo è già completo, sebbene strutturato, è tecnicamente bravo e ha voglia di arrivare».
Conte invece non sta trovando ancora il miglior Lukaku…
«Magari perché sta lavorando tanto in fase di non possesso. Non credo che farà tanti gol quest’anno, ma non va sottovalutato il lavoro per la squadra e gli assist che sta facendo Romelu».
Che Napoli sta costruendo Conte?
«Una squadra intensa che vuole essere protagonista anche col palleggio e nella fase di possesso, una squadra che concorrerà fino all’ultimo per il titolo».
Denis, ha visto che Sanchez vuole già rientrare col Napoli?
«Al di là dell’età, Alexis è un giocatore esplosivo e veloce, e queste caratteristiche lo portano a essere soggetto a infortuni muscolari, ma se sta bene è uno di quelli che fa la differenza e non ho dubbi che farà ancora il suo all’Udinese».
Che effetto fa ritrovare Inler dirigente?
«Non mi sorprende perché quando era in campo con me io lo vedevo già serio e più che allenatore me lo immaginavo proprio dirigente». —
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