Lazio

Demolite due case abusive in via di Prataporci: duro colpo alla illegalità

Siamo nella zona del quartiere Finocchio, quando la ruspa dei Vigili del Fuoco ha iniziato a demolire due edifici abusivi che, nel corso degli anni, erano stati realizzati illegalmente in via di Prataporci, a Roma est.

Un intervento deciso, ma non privo di una attenta pianificazione, che ha dato il via libera per l’abbattimento dei manufatti costruiti da alcuni nuclei familiari di origine sinti.

L’operazione, che ha coinvolto la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Roma Capitale, è iniziata presto, quando le forze dell’ordine si sono riunite in un briefing operativo per coordinare l’intervento.

La missione era chiara: ripristinare la legalità, ma farlo con un approccio rispettoso delle persone, soprattutto quelle più vulnerabili, come i minori che erano presenti sul sito.

Il piano operativo, voluto dall’ordinanza del Questore di Roma, ha messo in campo una strategia equilibrata, caratterizzata da un primo passo interlocutorio e non invasivo.

L’obiettivo era quello di evitare qualsiasi tensione, permettendo agli occupanti di recuperare i propri effetti personali prima che i lavori di demolizione iniziassero.

Un gesto che ha dimostrato come la legge possa essere applicata anche con attenzione al lato umano della situazione.

Complessivamente, sono state identificate 7 persone, tra cui 5 minori. La Sala operativa sociale del Comune di Roma Capitale è intervenuta prontamente, attivando le misure di sostegno necessarie per garantire un supporto adeguato alle famiglie coinvolte.

Un intervento che ha sottolineato l’approccio integrato delle istituzioni, impegnate a proteggere i più vulnerabili senza mai perdere di vista l’obiettivo di ripristinare l’ordine.

Alle ore 11.15, la ruspa dei Vigili del Fuoco ha avviato le demolizioni. Il suono dei macchinari che abbattavano le strutture in muratura e legno, con patio e spazi verdi, ha segnato la fine di un’occupazione illegale che, nel tempo, aveva preso piede in un’area urbana destinata ad altri scopi.

L’insediamento, recintato da un cancello in ferro battuto con incisioni ornamentali, era stato un simbolo di abusi, ma ora è stato restituito alla legalità.

Questa operazione non è isolata. È parte di una strategia più ampia che sta prendendo piede su tutto il territorio, dove le forze di polizia stanno lavorando in modo sistematico per restituire le aree del comune di Roma alla vivibilità, senza mai ignorare i fenomeni criminosi e le forme di degrado che spesso ne affliggono la sicurezza.

Il video:

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