Deloitte: il 68% delle quotate vuole tagliare le emissioni, ma solo una su tre ha un piano
L’impegno c’è stato, ma i report di sostenibilità delle aziende quotate italiane si sono rivelati spesso troppo diversi nell’estensione, con una spiccata differenziazione per settore e altrettanta variabilità nel numero di impatti, rischi e opportunità quantificati. È questo il bilancio del primo anno di applicazione della direttiva europea Csrd, secondo Deloitte & Touche, la società di revisione e organizzazione contabile del network Deloitte, che ha analizzato 85 imprese di Euronext Milan (l’81% della capitalizzazione) nel report “Csrd Insights”.
L’estensione media dei report è di 150 pagine, con punte di 379. Non sempre però alla quantità corrisponde qualità e chiarezza. “Alla luce delle complessità emerse nel primo anno di applicazione della Csrd e in un contesto normativo in continua evoluzione – anche per effetto delle semplificazioni previste dal pacchetto Omnibus – abbiamo deciso di lanciare Csrd Connect, un’iniziativa pensata per offrire strumenti concreti alle imprese e stimolare il confronto tra aziende, professionisti ed esperti sul futuro della rendicontazione di sostenibilità”, spiega Valeria Brambilla, ad di Deloitte & Touche. “Oggi più che mai è necessario razionalizzare l’informativa, per renderla davvero efficace e accessibile”.

Clima, forza lavoro e governance sono i temi dominanti: presenti nel 100% dei report. Ma solo il 68% delle aziende ha fissato obiettivi di riduzione delle emissioni, e appena il 31% ha definito un piano di transizione verso il net-zero. Il 77% include un’analisi di scenario climatico, ma resta un divario tra dichiarazioni e strategia operativa. Intanto, un’impresa su quattro ha introdotto temi specifici legati al proprio business, soprattutto nei settori industriale, finanziario e retail. Tra i più ricorrenti: innovazione, cybersecurity, intelligenza artificiale, qualità e continuità del servizio.
“Le evidenze emerse dallo studio delineano una serie di indicazioni utili per affrontare la prossima stagione di reporting, in un percorso che punti a razionalizzare l’informativa e a promuovere una sempre maggiore comparabilità tra gli operatori, nel rispetto delle peculiarità di ciascun settore, comunicando in maniera sempre più trasparente, accurata ed efficace al mercato la propria strategia di sostenibilità”, ribadisce Alessandro Cerruti, partner Deloitte&Touche. Per accompagnare le imprese nella prossima stagione di reporting, Deloitte, con l’iniziativa “Csrd Connect”, avvierà un ciclo di workshop tecnici, strumenti pratici e un evento a settembre per fare il punto sulle priorità emerse.
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