Delitti di Paupisi, Ocone non risponde alle domande del Gip | isNews
Interrogatorio di garanzia per il 58enne reo confesso dall’assassinio della moglie e del figlio e del tentato omicidio della figlia
BENEVENTO. Ha scelto di non rispondere alle domande del Gip, avendo già reso dichiarazioni al momento dell’arresto. Questo l’esito dell’interrogatorio di garanzia di Salvatore Ocone, il 58enne reo confesso dell’assassinio della moglie Elisa, del figlio 15enne Cosimo e del tentato omicidio della figlia Antonia, unica sopravvissuta alla strage e ricoverata in prognosi riservata al Neuromed di Pozzili.
L’uomo nei giorni scorsi è stato trasferito dal carcere di Campobasso, dove era stata arrestato dopo la fuga, nel penitenziario di Benevento.
Durante l’udienza di questa mattina il GIP ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare già emessa dal Tribunale di Campobasso. E pertanto l’uomo resta in carcere. Un quadro accusatorio già abbastanza delineato. Quella mattina del 30 settembre l’uomo ha colpito la moglie nel sonno con un masso di 12 chili nella loro villetta di Paupisi.
Con la stessa pietra ha colpito i due figli e li ha trascinati in auto fin nelle campagne di Ferrazzano dove è stato fermato dai carabinieri la sera stessa. Per Cosimo non c’è stato nulla da fare. Antonia è stata soccorsa e trasferita al Neuromed.
L’uomo è assistito dall’avvocato Giovanni Santoro.
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