Liguria

Delegato sindacale licenziato, il presidio di protesta davanti alla Upim: “Subito la reintegrazione”

Genova. Un presidio di protesta è stato organizzato questa mattina dai sindacati Filcams Cgil e Uiltucs davanti alla Upim del centro commerciale della Val Bisagno, in solidarietà al lavoratore e rappresentante sindacale licenziato dall’azienda.

“Siamo qui perché è stato violato sicuramente uno dei diritti fondamentali nel mondo del lavoro – ha commentato Maurizio Fiore, segretario Filcams Cgil Genova – Il nostro rappresentante sindacale è stato licenziato per aver, nella legittimità del suo ruolo, denunciato fatti gravi all’interno dell’azienda. Si è sempre messo di fronte alla direzione per affrontare le problematiche dell’organizzazione del lavoro, quelle che sono le questioni quotidiane, ma la ritorsione che c’è stata ha portato poi alla fine al licenziamento. Ecco perché oggi siamo qui a chiedere ad alta voce che ovviasi la più grande catena dell’abbigliamento italiana non possa permettersi di licenziare un rappresentante sindacale. Questa è la mobilitazione che noi continueremo a fare fino a che il lavoratore non sarà reintegrato“.

“Siamo qua per contestare all’azienda il fatto di aver licenziato un delegato sindacale che stava svolgendo la sua normale attività di delegato – ha aggiunto Cristina D’Ambrosio Uiltucs Genova –  Questa persona che peraltro è un padre di famiglia non è stato creduto, è stato ostacolato e alla fine è stato licenziato. Non siamo qua per protestare e dire che questa cosa è fortemente ingiusta e va subito reintegrato sul posto di lavoro”.

I fatti

Ecco come è stata ricostruita la vicenda. Secondo le sigle sindacali, il lavoratore, delegato congiunto, sarebbe stato licenziato per aver esercitato il proprio mandato sindacale con “coraggio”, difendendo colleghi e colleghe e “denunciando con trasparenza gravi irregolarità gestionali da parte della Direttrice del negozio Upim del centro commerciale Valbisagno”.

Le organizzazioni sindacali, con i rappresentanti Maurizio Fiore (Filcams Cgil), Silvia Michela Avanzino (Fisascat Cisl) e Cristina D’Ambrosio (Uiltucs Uil), hanno quindi annunciato la mobilitazione per denunciare pubblicamente l’accaduto e non escludono “azioni legali per ottenere il reintegro del rappresentante sindacale, per accertare tutte le responsabilità di questo abuso e per difendere i diritti di lavoratrici e lavoratori”, ribadendo che “Difendere chi difende i diritti di tutti è un dovere collettivo.”

L’azienda in una nota respinge le accuse

“In merito alla vicenda recentemente riportata dagli organi di stampa e relativa al licenziamento di un dipendente del punto vendita UPIM del Centro Commerciale Bisagno di Genova”, OVS SPA precisa che “il provvedimento è stato assunto sulla base di concrete evidenze oggettive. L’azienda respinge pertanto con fermezza ogni riferimento ad atti ritorsivi. “




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