Cultura

Deison & Mingle – Everything Collapse(d) (Piano Versions): Un ultimo omaggio :: Le Recensioni di OndaRock

Quattro album nell’arco di un triennio, un sodalizio che è divenuto sinergia fertile nell’arco di un tempo ridotto. È stata molto più di una semplice collaborazione quella instaurata da Andrea “Mingle” Gastaldello e Cristiano Deison, unione profonda di idee e visioni nutrita dalla voglia di ricercare soluzioni diverse mettendosi in gioco. Undici anni dopo la pubblicazione di  “Everything Collapse(d)”, a quattro dalla scomparsa prematura di Mingle, la loro discografia comune si arricchisce di un ultimo tassello ripescato dall’archivio.

 

Il disco in questione è la reinterpretazione del lavoro di esordio, ideata e finalizzata alcuni mesi dopo la sua uscita su invito di Gastaldello. L’obiettivo era quello di scarnificare il materiale originario eliminando rifiniture e stratificazioni per mettere in luce i nuclei melodici delle tracce. Un riduzionismo spinto, che lascia le trame pianistiche e le ricuciture elettroniche necessarie a navigare in un substrato evanescente tendente al silenzio. Un’operazione che amplifica il portato emozionale di paesaggi plasmati per dare corpo ad un senso di malinconia e desolazione inestinguibile, giungendo ad una forma essenziale nella quale riecheggia ulteriormente l’assenza.

 

Lo dimostra la conversione dell’intersezione dark-ambient /post-industrial di “Settled Apathy (Hospital)” in delicata sonata modern-classical venata da ruvidezze sintetiche, lo ribadisce la spoliazione di “Nessun Desiderio (decimaction)”  dalle sue pulsazioni ossessive. Tutto si fa rarefatto, stemperando le ombre soffocanti di partenza, senza intaccare il virtuoso compenetrarsi di cinematismo e screpolatura che ha reso unico il marchio Deison & Mingle.

02/12/2025




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