“Decisione inaccettabile, si rischia un grave danno per la regione”
Anche i consiglieri regionali ravennati del Partito Democratico Niccolò Bosi ed Eleonora Proni esprimono forte contrarietà al paventato declassamento dell’Agenzia delle Dogane d Ravenna. Un declassamento, da prima a terza fascia, che rischia di avere pesanti ripercussioni sul tessuto economico e logistico di tutto il territorio regionale. “Si tratta di una decisione incomprensibile e inaccettabile – dichiarano Bosi e Proni –. L’Autorità Portuale di Ravenna rappresenta un nodo strategico per l’intero sistema economico regionale e nazionale, e il ridimensionamento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rischierebbe di compromettere l’efficienza delle operazioni portuali e doganali, con gravi conseguenze per le imprese e per l’occupazione.”
I consiglieri sottolineano come il Porto di Ravenna sia in continua espansione, grazie anche ai recenti investimenti infrastrutturali, e che una riduzione delle risorse e del personale dell’Agenzia Dogane sarebbe un vero controsenso rispetto agli sforzi di forte sviluppo e potenziamento che interessano l’area portuale. “La Regione Emilia-Romagna ha sempre sostenuto con forza il ruolo strategico di Ravenna nel commercio internazionale e nelle attività logistiche. A maggior ragione ora che il porto si sta strutturando come principale punto di accesso dei traffici della Zona Logistica Semplificata. Non possiamo accettare una scelta che depotenzia un’infrastruttura chiave per l’economia dell’Emilia-Romagna e dell’intero Paese – proseguono i consiglieri –. Chiediamo che venga avviato con urgenza un confronto con il Governo e i vertici dell’Agenzia delle Dogane per scongiurare questa ipotesi.”
Come già confermato dall’assessora regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Irene Priolo, durante la risposta all’interrogazione del consigliere Vincenzo Paldino (Civica De Pascale), la Regione si attiverà in tutte le sedi istituzionali per difendere l’integrità e il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ravenna. “Faremo tutto il possibile per garantire che questo presidio fondamentale non venga indebolito, perché ne va della competitività del nostro territorio e del futuro di molte aziende e lavoratori”.
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