Puglia

Decaro, Lino Banfi e i calciatori diventano cartoon: effetto “Ghibli”

Società sportive, operatori della comunicazione e attività commerciali, popolo del web, cantanti e celebrità, ma la lista potrebbe proseguire. È “Ghibli mania”. E anche in Puglia sta spopolando il fenomeno divenuto ormai virale. Nato dallo Studio Ghibli, celebre casa di animazione giapponese fondata da Hayao Miyazaki, il curioso effetto di “Ghiblizzazione” delle immagini sta rapidamente guadagnando popolarità sui social, diventando una vera e propria tendenza.

PianetaBari traccia in stile Ghibli atti indimenticabili della storia dei biancorossi come lo storico trenino, quale celebre esultanza inventata da Guerrero. Globo Vintage di Roma 100.7 FM presenta una ricca rassegna di cantanti tra i quali, tra le fila pugliesi, spuntano un giovanissimo Raf, una Anna Oxa in versione sanremese 1978 e il duo vincente Al Bano e Romina Power. Influencer e personaggio pubblico, Donato della Madonella presenta un’avvincente serie, tra cui iconici volti del Tacco d’Italia come l’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, i comici Gianni Ciardo e Lino Banfi. Antonio Mogavero, apneista di Nardò e specialista nelle discipline profonde in assetto costante, gioca con una sua immagine per curiosare sui risultati.

Tanti esperimenti arrivano dal mondo sportivo: dal Taranto Calcio che mostra la storica bandiera del club Erasmo Iacovone al CUS Bari pallavolo con i suoi atleti all’opera passando all’A.D. Bisceglie Calcio 1913 con la coppia Manzani-Palazzi in festa e Luca Gotti Reacts, personal blog, che immortala l’ex allenatore del Lecce. In partita l’Ugento Calcio, foto di rito del pre-partita per ASD Audace Barletta 1958 e Virtus Palese. Vieste, Otranto e Vernole sono alcune delle città pugliesi che mediante la transizione per “Ghiblizzazione” divengono pittoreschi villaggi animati. Investite dallo studio anche le attività commerciali come Pescaria di Polignano a Mare e Panacea cocktail bar di Gallipoli.

L’effetto si rifà ai cartoni animati giapponesi dello Studio Ghibli, ovvero uno studio di animazione di Tokyo, il cui leader è appunto il famosissimo disegnatore Miyazaki, “padre” di cartoni come “Kiki consegne a domicilio”, “Il castello errante di Howl”, “Porco Rosso” e “Il mio vicino Totoro”. Questa tipologia di cartoni ha delle particolarità che li rendono amatissimi da tutti. Per esempio, i personaggi presentano toni tenui e caldi, le immagini auspicano al tondeggiato capace di evocare emozioni profonde, i paesaggi sono spesso ispirati a luoghi reali, oltre che narrati con scrupolosi dettagli. Le storie sembrano parlare ai più piccoli ma in realtà c’è sempre una morale complessa, un messaggio non sempre facile da decodificare.

Retorica a parte, creatività digitale e IA stanno permettendo che l’immaginario sognante di Miyazaki, fatta di volti delicati, paesaggi in versi e atmosfere sospese, diventi un fenomeno culturale nonché un filone d’arte a portata di chiunque. L’accesso è garantito a tutti. Come creare un’illustrazione in stile Ghibli? È semplicissimo, fattibile oggi con le nuove funzionalità di ChatGPT: con generazione immagini è possibile trasformare una fotografia di un individuo o di una città in un’immagine nuova, una simpatica versione cartoon giapponese con colori pastello, dettagli poetici e forme arrotondate. Basta una banale richiesta e il gioco è fatto: si attende qualche istante, il tempo necessario all’algoritmo per generare il prodotto. Niente più, niente meno.

 

 

 

 




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