Società

Deborah Vanini, morta a 38 anni la mamma che aveva rinunciato alle cure per il tumore in gravidanza

C’è un lungo post dello scorso settembre che racconta la storia di Deborah Vanini, morta ieri a 38 anni. Il 18 settembre è la data di nascita di sua figlia. Il post è di pochi giorni dopo e contiene queste parole: «Il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, ho scoperto anche di avere un tumore al quarto stadio. Uno choc. Avevo una vita da sogno fino al giorno precedente. Dalla notizia più bella alla più brutta in 25 secondi netti. Dalla gioia più grande alla disperazione più assoluta. Dall’estasi alle pene dell’inferno».

«Da li il buio. Mesi e mesi di esami, giorni in ospedale, visite estenuanti e dolorose, impedimenti fisici, farmaci, una valanga di farmaci, la maggior parte non compatibili con una gravidanza. Scelte. Scelte più grandi di noi, sulla vita che avevamo creato. Messi davanti alla più difficile al mondo per un genitore, decidere per la vita o meno dei propri figli. Ho pianto notti intere per la paura, per la tensione, per i dubbi.. ho perso la via, mi sono disperata, chiesto perché proprio a me a noi. Ho toccato veramente il fondo, ma poi.. con l’aiuto di uno staff Niguarda a dir poco favoloso, amici di vecchia e nuova data, la mamma, il mio angelo Katia Gianquinto e la vera roccia della mia vita, il mio compagno (che non mi ha abbandonata per 1 solo secondo, stando con me h24 anche in ospedale per settimane, e dormendo persino per terra),sono riuscita a trovare anche dei lati postivi in tutto questo, perché ci sono sempre nonostante tutto…Benvenuta piccola M. Forse tu non lo sai ancora, ma mi ha letteralmente salvato la vita».

La scelta è stata quella di proseguire la gravidanza e non curarsi. Deborah Vanini è morta due mesi dopo la nascita della figlia. I funerali si sono svolti martedì 26 novembre nella chiesa di San Giuseppe di Como.


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