De Toni e la risposta sulla stazione di posta
“Abbiamo ricevuto ieri la lettera della dirigente del liceo paritario Don Milani, dopo il fatto increscioso che si è verificato nei pressi della Stazione di posta”. Alberto Felice De Toni reagisce così a quanto accaduto mercoledì a un giovane studente in piazzale Unità d’Italia. “L’abbiamo presa in seria considerazione – prosegue il sindaco – tanto che abbiamo già avviato un dialogo informale con l’istituto, a cui farà seguito la convocazione di una riunione con gli assessori competenti, Stefano Gasparin per l’equità sociale e Rosi Toffano per la sicurezza partecipata e la Polizia locale, oltre che con la Caritas, che è responsabile del servizio presso la struttura. L’assessore Gasparin ha già parlato con il direttore Roberto Ronutti e a breve seguirà, come detto, la convocazione”.
Fondi del Pnrr, un’opportunità
“La Stazione di posta è un progetto sperimentale dell’ambito territoriale, formato da tutti i comuni dell’hinterland, dedicato alla grave marginalità e progettato ormai da diversi anni, grazie anche ai fondi Pnrr. Il progetto definitivo infatti vedrà la nuova sede all’interno di quella che è la ex caserma dei Vigili del Fuoco”, afferma De Toni.
Lotta al degrado in borgo stazione
“È evidente quindi che si pone la necessità di un intervento a lungo termine, che garantisca sicurezza e presidio, posto che il servizio al momento è largamente utilizzato da persone in grave difficoltà, di ogni provenienza, anche italiana – prosegue il sindaco –. Sono certo che anche con il prefetto potremo fare un ragionamento in merito, visto che le azioni di prevenzione e controllo in borgo stazione hanno già dimostrato di essere molto efficaci e potrebbero ragionevolmente coprire anche quella zona. È necessario trovare una soluzione. Mi amareggiano molto però le strumentalizzazioni politiche di cui ho preso visione: ignorare la povertà e la sofferenza non renderà le nostre città più sicure”.
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