Ddl stupro, la destra ci ripensa e salta l’accordo Meloni-Schlein: “Servono nuove audizioni e correzioni”
Stop al Senato all’approvazione del ddl sul “consenso libero e attuale” in materia di violenza sessuale. L’accordo, dopo la trattativa che ha coinvolto Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni, c’era e l’auspicio delle opposizioni e dello stesso presidente del Senato era quello di approvare oggi, senza modifiche, il disegno di legge in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ma la destra ci ripensa con la presidente della Commissione Giustizia, la leghista Giulia Bongiorno, che chiede correzioni e un nuovo ciclo di audizioni. Un a mossa che ha provocato la reazione delle opposizioni, con i senatori di centrosinistra che hanno abbandonato la riunione in segno di protesta.
“Siamo molto amareggiati e sorpresi. Una legge che aveva oggi la possibilità di celebrare un momento alto del Parlamento, è stata di fatto affossata. Come opposizioni abbiamo lasciato i lavori. Stringersi la mano con questa destra non vale niente”, hanno detto i senatori dem abbandonando i lavori. E dall’altro ramo del Parlamento i deputati di opposizione hanno chiesto una sospensione del ddl Femminicidio. La Camera ha respinto a maggioranza la richiesta avanzata in primis da Avs e a cui si sono associati Iv, Pd e M5s. Bisogna “sospendere il provvedimento fino a quando la ministra Roccella non chiarirà insieme ai capigruppo di maggioranza del Senato cosa sta accadendo”, “se c’è ancora un accordo” sul tema delle violenze di genere tra maggioranza e opposizione, ha detto Marco Grimaldi di Avs.
“Farò un ciclo di audizioni che sia mirato e breve su alcuni aspetti tecnici segnalati e poi si proseguirà. Essendo arrivato oggi in commissione, è erroneo e fuorviante dire che ci sono ritardi. Certamente il provvedimento andrà avanti”, ha dichiarato Giulia Bongiorno che è anche relatrice del ddl sulla violenza sessuale e il consenso. La senatrice della Lega ha confermato che nel merito, i dubbi riguardano un comma che disciplina i casi di “minore gravità” per cui i senatori del centrodestra hanno chiesto di specificare cosa si intende per minore gravità. Ma ha ribadito che si tratta di “un provvedimento importantissimo e utile perché è come se in Italia una giurisprudenza esalta il consenso e poi il singolo giudice si attiene al testo normativo. Quindi bisogna garantire omogeneità”.
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