Economia

Dazi, Trump si scaglia contro vino e champagne: “Stop a quelli sul bourbon o li metto al 200%”

MILANO – Nuova minaccia dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul fronte della guerra commerciale: vuole imporre una tariffa del 200% su vino, champagne e altre bevande alcoliche europee. A meno che Bruxelles non cancelli le sue tariffe sul bourbon americano.

L’ennesima escalation nel braccio di ferro doganale in corso tra Stati Uniti e Unione Europea arriva proprio all’indomani dell’entrata in vigore dei dazi americani al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio ai quali ha risposto Bruxelles con tariffe su 26 miliardi di scambi commerciali, in due fasi.

Il primo step prevede che rientrino in gioco i dazi che risalgono al 2018-2020 e che erano congelati fino ad aprile: bourbon, jeans e motociclette Harley-Davidson, introdotti durante il primo mandato di Trump e successivamente sospesi dopo i colloqui con il suo successore Joe Biden. Beni per un valore di 4,5 miliardi di euro, spesso provenienti da ‘red state’, che saranno tassati alla dogana dal primo aprile.

Ed è proprio sul bourbon che si scatena la rabbia di Trump, che ancora una volta usa i social media per minacciare la nuova stretta. Ha dichiarato infatti che procederà con i dazi all’importazione se l’Unione Europea non abrogherà la tassa sul whisky statunitense, che fa proprio parte delle “ritorsioni” europee ai dazi su acciaio e alluminio: “Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti applicheranno a breve una tariffa del 200% su tutti i vini, gli champagne e i prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi rappresentati dall’Unione Europea”, ha dichiarato Trump.

Ha quindi aggiunto che “sarà ottimo per le aziende di vino e champagne negli Stati Uniti”. E non ha mancato di definire la Ue “una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo”.

Nella risposta di Bruxelles lanciata ieri, c’è anche un secondo step: riguarda beni per un valore di almeno 18 miliardi di euro, tra cui un’ampia gamma di prodotti in acciaio e alluminio, nonché prodotti agricoli, come pollame, manzo, frutti di mare e noci. Questi dazi verrebbero imposti da metà aprile, dopo un voto degli stati membri dell’Ue e consultazioni con l’industria nel tentativo di ridurre al minimo i danni all’economia europea.


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