Salute

Dazi, trattative in stallo: Trump rifiuta la proposta Ue di esentare le industrie. Meloni in partenza per gli Usa

Giornata difficile per le trattative tra l’Unione europea e gli Usa sui dazi imposti da Donald Trump nelle scorse settimane e poi sospesi per novanta giorni. La missione oltreoceano del commissario al Commercio Maroš Šefčovič non ha avuto l’effetto sperato: Trump ha rifiutato la proposta di rimuovere le tariffe sulle esportazioni di beni industriali. Allo stesso tempo, però, il capo della Casa Bianca ha detto di stare valutando una temporanea esenzione del settore auto, per dare tempo – dice – alle aziende di spostare la produzione negli Usa. “L’Ue sta facendo la sua parte. Ora è necessario che gli Stati Uniti definiscano la loro posizione. Come in ogni negoziazione, questa deve essere una strada a doppio senso, con entrambe le parti che portano qualcosa al tavolo”, ha detto il portavoce della Commissione Ue Olof Gill.

Continua invece lo scontro aperto con Pechino, che ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di Boeing. Una mossa a cui Trump ha reagito con un messaggio rabbioso sui social: “È interessante notare che hanno appena rinnegato un grande accordo, affermando che “non prenderanno possesso” di aerei su cui si sono completamente impegnati”, ha attaccato. Il tycoon “è disponibile” a trovare un accordo, ha detto in conferenza stampa la sua portavoce Karoline Leavitt, ma “crede che stia alla Cina muoversi: noi non dobbiamo fare un accordo, è la Cina ad averne bisogno“, ha insistito.

Giorgia Meloni intanto è in partenza per Washington, dove vedrà il tycoon giovedì: sul faccia a faccia sono puntati gli occhi di tutti i governi europei, con qualche diffidenza per la missione solitaria espressa in particolare dalla Francia. Martedì sera si è tenuto un vertice preparatorio a palazzo Chigi con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri della Difesa Guido Crosetto, dell’Economia Giancarlo Giorgetti e degli Affari europei Tommaso Foti. La premier ha parlato del viaggio nel suo intervento alla cerimonia dei premi Leonardo a Roma: “Sappiamo che siamo in un momento difficile, faremo del nostro meglio. Vediamo come va nelle prossime ore”, ha detto. Ironizzando: “Non sento alcuna pressione, come potete immaginare, per i miei prossimi due giorni…”. “Il viaggio non è facile sicuramente ed è ricco di insidie, perché le dichiarazioni americane fanno pensare alla volontà di una politica fortemente protezionistica, cosa che danneggerebbe fortemente l’Italia”, sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari (FdI).


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