Dazi reciproci Usa in arrivo, Borse europee tutte in calo. L’effetto incertezza fa volare l’oro

Borse europee tutte in calo nella prima seduta della settimana che vedrà Donald Trump ufficializzare i dazi reciproci nei confronti di tutti i partner commerciali. Con relative conseguenze sulla crescita economica e sull’inflazione. L’Asia nella notte italiana ha registrato a sua volta forti perdite: -4% per Tokyo, -1,1% per Hong Kong l’1,1%. A New York i future sul Nasdaq arretrano dell’1% e quelli sull’S&P 500 dello 0,6%. L’incertezza sui possibili sviluppi della guerra commerciale spinge gli investitori verso beni sicuri come l’oro, che ha ritoccato i massimi storici: il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) è scambiato a 3.115,10 dollari l’oncia con un aumento dello 0,97% (+29,98 dollari) mentre l’oro con consegna a giugno (Comex) passa di mano a 3.146,20 dollari con un avanzamento dell’1,02%.
Piazza Affari è andata in profondo rosso dopo i primi scambi, con l’indice Ftse Mib in calo dell’1,6% appesantito dalle vendite su Prysmian e sulle banche. Sul listino milanese sono particolarmente penalizzate Mps, Bper e Banco Bpm. Scivola anche Stellantis, che paga le tariffe del 25% imposte dal presidente Usa sulle importazioni di auto oltreoceano. Gli investitori si rifugiano nelle utility, con Italgas, Terna e Snam in testa ai rialzi. Gira in calo ma contiene i ribassi Tim dopo che Poste ha rilevato da Vivendi il 15% del gruppo telefonico.
Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nella relazione sul bilancio 2024, ha sottolineato che “l’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. E “l’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.
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