Cultura

Dave Ball: ci ha lasciato uno dei più originali interpreti del synth pop

Credit: Distributed by Sire Records, Public domain, via Wikimedia Commons

Il 22 ottobre 2025 è morto Dave Ball, un artista che insieme a Marc Almond con i Soft Cell ha segnato l’epoca più brillante del synth pop inglese che ha visto molte band raggiungere un successo internazionale nei primi anni degli 80.
Un successo che coinvolgerà molti gruppi che riusciranno a conciliare dimensione synth e melodie riuscitissime spesso caratterizzati dalla presenza di cantanti particolari, con voci splendide e un sound che all’epoca appariva assolutamente nuovo che univa e trasformava il punk e il krautrock in qualcosa di assolutamente nuovo.

Per chi ha vissuto l’epoca e aveva una particolare attenzione per la musica, e io purtroppo e per fortuna sono uno di quelli, era un periodo incredibile e assolutamente aperto alla sperimentazione che trasformava il mondo della musica come era stato fino a quel momento, per dirla come la famosa maglietta di Jhonny Rotten era giunto il momento di odiare i Pink Floyd che non significava altro che rompere gli schemi classici che fino a quel momento avevano caratterizzato la musica degli anni 70.

Il Punk aveva aperto nuove opportunità che le industrie discografiche avevano colto al volo e che determineranno, in tempi brevissimi, il successo della new wave caratterizzata da band di ragazzi giovanissimi che trovavano un terreno fertile per esprimersi liberamente.
In questo contesto nasceranno i Soft Cell che esordiranno con il loro primo album pubblicato verso la fine del 1981, come ha raccontato lo stesso Dave Ball aveva conosciuto Marc Almond qualche hanno prima quando frequentando il politecnico di Leeds, aveva notato, in mezzo a una marea di fan degli Yes con capelli lunghi e Levis, questo strano tipo che si truccava e indossava magliette leopardate che lo aveva subito colpito.

Un incontro tra due persone accomunate dalla voglia di creare qualcosa di artistico e che si scoprirono assolutamente compatibili, Dave Ball con un’assoluta padronanza della parte musicale e Marc Almond dotato di una vocalità particolare e affascinante e una naturale teatralità.

I Soft Cell rispetto alle altre band synth pop saranno quelle con il carattere più deciso e punk, offrendo musica e liriche senza compromessi o scelte ammiccanti, nonostante questo raggiungeranno il successo con la cover di “Tainted Love”, che Dave Ball trasformerà magistralmente, e con il loro primo album “Non-Stop Erotic Cabaret” pieno di potenziali hit, così tante da sembrare quasi un the best of.

Quando esce “Non-Stop Erotic Cabaret” Dave Ball ha solo 22 anni, eppure ha le idee chiare, il suo punto di riferimento sono i Kraftwerk che lui riesce a plasmare e rimodulare creando tessuti sonori incredibili e speciali sui quali poteva sbizzarrirsi la voce di Marc Almond che proponeva i suoi testi dalle tematiche forti, senza compromessi, con la voglia di scandalizzare in pieno stile punk.
Dave Ball riesce in qualcosa di incredibile trasformando il tutto in un unico spettacolo che andava oltre la musica tanto da far sembrare tutto far parte di un unico musical dove ogni composizione risulta collegata.

In pochissimo tempo (già nel 1984 la band non esisteva più ) il duo realizzerà tanti brani riusciti e originali riuscendo a lasciare il segno anche con gli album successivi dove Dave mostrava sempre di avere molto da dire riuscendo ad essere originale e incisivo con una costanza impressionante.

La carriera di Ball non si limiterà solo ai Soft Cell, dopo lo scioglimento si dedicherà ad altri progetti tornando di tanto in tanto con Marc e sappiamo che aveva già pronto un nuovo album a nome Soft Cell in uscita nel 2026, purtroppo ci ha lasciato prematuramente ma il ricordo dei suoi brani lo consegnano alla storia come uno dei più originali interpreti del synth pop.


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