Abruzzo

danni fino al 90% secondo la Cia Abruzzo


Un evento atmosferico di straordinaria intensità ha colpito sabato 3 agosto numerosi comuni della provincia di Chieti, lasciando dietro di sé uno scenario devastante per l’agricoltura locale. Secondo la Cia – Agricoltori Italiani Abruzzo, le zone maggiormente danneggiate sono Fossacesia, Casalincontrada, Bucchianico, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro e Frisa.

Non si è trattato di una semplice grandinata estiva: l’evento è stato classificato come un downburst, ovvero una corrente discendente violenta che genera raffiche di vento improvvise e molto forti, accompagnate da pioggia battente e grandine.

I danni alle colture sono gravissimi: la Cia parla di una perdita stimata tra il 50% e il 90% della produzione di vite, olivo, ortaggi, frutta e pomodori pronti per la raccolta. Oltre ai campi, il maltempo ha danneggiato anche impianti, tettoie, serre e recinzioni. Le testimonianze degli agricoltori locali restituiscono un quadro drammatico: «In un attimo abbiamo visto il nostro lavoro andare in fumo», racconta un imprenditore agricolo di Frisa. «Sembrava un tornado. Le piante sono state piegate o sradicate, compromettendo del tutto il raccolto».

La Cia Abruzzo ha già avviato la raccolta delle segnalazioni tramite un form online, corredate da fotografie che mostrano campi devastati, filari abbattuti, piante divelte e frutti a terra. L’associazione ha richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, sottolineando l’urgenza di un intervento da parte delle istituzioni.

«Siamo di fronte a un fenomeno straordinario che ha colpito alcune delle aree agricole più produttive della regione», dichiara Nicola Sichetti, presidente della Cia Abruzzo. «È fondamentale che venga riconosciuta l’eccezionalità del danno e non venga confuso con una normale ondata di maltempo. Servono ristori immediati e misure straordinarie».


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