Marche

Daniele Uguccioni (48 anni) era in coma dopo l’aneurisma (con cui conviveva dal 2017)


PESARO Lutto in piazza Redi per la scomparsa, mercoledì pomeriggio, di Daniele Uguccioni, l’edicolante gentile e appassionato di musica. È stato grazie all’aiuto dei loro genitori, possessori dell’allora tabaccheria, se Barbara e Daniele Uguccioni sono diventati i proprietari, dal 2004, dell’edicola di riferimento di Piazza Redi. In qualche modo, anche loro hanno sempre fatto parte di una sorta di “piccolo mondo antico”, di quei negozi che hanno resistito a varie crisi negli anni. 

L’edicola ha anche una piccola parte di cartoleria, per andare incontro ai più piccoli che vanno nella vicina scuola elementare e all’asilo, ed è un viavai di nonni e bambini. La saracinesca dell’edicola sarà chiusa fino a Pasquetta: ieri Barbara ha trovato dei fiori. Daniele aveva appena 48 anni e da 8 viveva con una spada di Damocle: un aneurisma troppo vicino al tronco encefalico per poter essere operato in sicurezza. «Forse solo ora mi rendo conto di quanto sia stato coraggioso», racconta la sorella Barbara, «per aver avuto la forza di vivere nonostante questa situazione così pericolosa. Ha vissuto serenamente, proprio come voleva lui, affrontando ogni giorno con il sorriso. Quel sorriso che tutti i nostri clienti apprezzavano, insieme a quella gentilezza con cui sapeva trattare tutti. Lui c’era, c’era sempre per tutti, mai invadente».

Il malore a marzo

Daniele si era sentito male nella notte tra il 25 e il 26 marzo: i vicino lo hanno sentito chiedere aiuto al mattino e hanno avvisato la sorella che è corsa subito. L’aneurisma si era gonfiato molto e premeva sulle pareti del cervello: la corsa al pronto soccorso di Fano e poi il ricovero a Pesaro. I primi 3 giorni era sembrato quasi in ripresa: era lucido e aveva recuperato la parola e i movimenti, tanto che l’equipe medica stava valutando una possibile operazione. Poi il 28 marzo era scivolato nel coma, da cui non si è più ripreso.

Gli amici

Molti gli amici che hanno lasciato testimonianza sulla sua pagina Facebook, la stessa in cui, con sagace ironia, Daniele pubblicava sempre cose divertenti. «Era una persona molto buona – commenta Roberto Baioni del Menga – sempre disposta al colloquio e molto colto, con cui faceva molto piacere rapportarsi. Era anche molto presente negli eventi, dai concerti ai Reading, sempre molto interessato alle cose culturali. È veramente un peccato, una grande perdita».

Il ricordo di Vimini

Anche il vicesindaco Daniele Vimini lo ricorda con affetto: «Ha lasciato un ricordo bellissimo di sé, sia a noi suoi coetanei che a tanti altri. Ci si conosceva fin dai tempi della tabaccheria dei suoi genitori: era un ragazzo sempre molto pacifico, disponibile e semper presente agli eventi musicali e non solo. Un vero dispiacere, per tutti noi». Orfani di Daniele i suoi tre mici: Tetsuo e Rumiko, due fratellini a cui aveva volutamente dato nomi giapponesi e l’ultima arrivata, Olivia, subito entrata in sintonia con i due simpatici padroni di casa. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15, nella Chiesa di Loreto.




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