Sardegna

Dall’inquinamento alla rinascita: la battaglia di Maura Chessa per il Monte Ortobene

NUORO – “Salvare il nostro polmone verde”, un obiettivo ambizioso che passa per un’azione concreta e un’opportunità unica. A Nuoro, l’invito a cogliere un bando della Regione Sardegna arriva dalla consigliera comunale Maura Chessa (Azione), che ha presentato una mozione per mobilitare l’amministrazione in vista di un’occasione da non perdere. Il suo obiettivo? Riportare l’acqua viva sul Monte Ortobene, un’area naturalistica di inestimabile valore che necessita di interventi urgenti.

Maura Chessa (foto S.Novellu)

Maura Chessa (foto S.Novellu)

La mozione, dal titolo eloquente “Acqua viva Monte Ortobene – Recupero ambientale, rigenerazione idrica e potabilizzazione sostenibile“, punta i riflettori su una serie di criticità che affliggono il sito, incluso nella prestigiosa rete Natura 2000. Tra i problemi più evidenti, l’alterazione del reticolo idrografico, l’inadeguatezza della rete fognaria e un progressivo inquinamento diffuso che minaccia la biodiversità locale.

“La comunità ha espresso un legittimo interesse e preoccupazione per lo stato attuale degli impianti”, si legge nel documento. E proprio per rispondere a queste istanze, la Consigliera Chessa spinge per un percorso decisionale trasparente e partecipato, che coinvolga attivamente cittadini, associazioni e operatori economici.

La tempistica è cruciale. La Regione Sardegna ha pubblicato un avviso pubblico che offre finanziamenti per “rafforzare la protezione e la preservazione della natura”, un bando che rappresenta un’opportunità di fondamentale importanza. L’obiettivo è ottenere fondi per un progetto di recupero e risanamento completo. La scadenza, fissata per il 30 novembre 2025, impone un’azione rapida e incisiva.

Con la sua iniziativa, Maura Chessa invita formalmente il Sindaco e la Giunta Comunale ad assumere le opportune iniziative per presentare la candidatura del Comune. L’auspicio è che Nuoro possa preparare uno studio di fattibilità dettagliato, corredato di valutazioni di impatto ambientale e socio-economico, per dimostrare la serietà e la portata del progetto.

In un momento in cui la tutela dell’ambiente e il rilancio economico viaggiano di pari passo, la mozione della consigliera Chessa si configura come un atto politico lungimirante, una scommessa sul futuro che potrebbe cambiare il volto del Monte Ortobene.


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