Dall’ambiente alla Palestina. Greta imbarca l’estrema sinistra sulla nave da Catania per Gaza

Da attivista per l’ambiente a paladina delle Ong pro Gaza e migranti il passo è breve. È la parabola discendente di Greta Thunberg passata da sventolare le bandiere dai Fridays for Future a quelle della Palestina con tanto di kefiah al collo. Nella sua nuova veste Greta fa tappa a Catania a bordo della Madleen, una nave della Freedom Flotilla.
La Freedom Flotilla Coalition è un’iniziativa nata per sostenere i palestinesi e oggi la nave, dopo aver attraccato due giorni al porto di Catania, salperà alla volta di Gaza «per rompere l’assedio illegale di Israele». Come spiegano i promotori «navigheremo per consegnare un carico di speranza, solidarietà e aiuti simbolici e contribuire a stabilire un corridoio marittimo popolare verso Gaza che non sia sotto il controllo della potenza occupante».
Lecito nutrire una dose di scetticismo sulla riuscita della missione vista la composizione dell’equipaggio che, oltre a Greta, annovera l’attore Liam Cunnigham e l’europarlamentare della sinistra radicale francese Rima Hassan insieme ad attivisti e militanti delle ong. A dare manforte all’ex paladina green non poteva mancare la sinistra italiana con il parlamentare Marco Grimaldi di Avs che ha annunciato sarà oggi a Catania «per sostenere la missione Freedom Flottiglia, per denunciare il blocco israeliano e fornire aiuti di emergenza alla popolazione civile».
Rima Hassan, esponente del partito di Melenchon, ha scritto sui social che per «garantire la nostra sicurezza, e anche il successo della nostra missione, abbiamo bisogno della massima mobilitazione da parte del pubblico per questa iniziativa». La Hassan ha definito Israele uno stato «terrorista» accusando il suo esercito di crimini, nei mesi scorsi avrebbe dovuto visitare Gerusalemme e la Cisgiordania con una delegazione del Parlamento europeo ma le è stato negato l’ingresso in Israele.
Il percorso più impressionante è però quello compiuto da Greta Thunberg che ha ormai abbandonato l’ambiente radicalizzandosi sui temi pro pal al punto che nei mesi scorsi la polizia tedesca l’ha classificata come «incline alla violenza». Greta ha infatti partecipato a vari cortei arrivando a sfilare con gli islamisti a Neukolln e scattando selfie l’anniversario del 7 ottobre con gli odiatori degli ebrei durante una delle più grandi manifestazioni anti israeliane in Europa.
Liam Cunnigham, intervenendo ieri all’Etna Comics al panel «Freedom Flotilla Coalition – From Catania to Gaza» dove era previsto anche un discorso di Greta che ha però dato forfait a causa di una «crisi», ha elogiato l’iniziativa e il suo equipaggio affermando che «vogliamo mettere in luce il genocidio di Gaza, e questi eroi stanno partendo per portare aiuti umanitari».
L’auspicio dei militanti è che questa missione vada meglio della precedente della Freedom Flotilla, a inizio maggio la nave Conscience aveva infatti subito un attacco con droni che ne aveva danneggiato i motori e il sistema elettrico mandandola alla deriva.
Così, gli attivisti che avrebbero dovuto unirsi all’equipaggio tra cui Greta Thunberg, avevano rinunciato all’impresa. Oggi Greta ci riproverà con una nuova ciurma: pro Pal, attivisti delle ong, esponenti della sinistra radicale, un immancabile attore di Hollywood, gli ingredienti ci sono tutti, la nave è pronta a salpare.
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