Dalla Regione 126 mila euro per cinque progetti contro le discriminazioni di genere
Dalla Regione in arrivo oltre 2,7 milioni per progetti che contrastano stereotipi, pregiudizi e ogni forma di discriminazione basata sull’identità di genere. Cinque sono i progetti finanziati nel ravennate, per un totale di 126 mila euro. A livello generale, si spiega, sono diverse le attività rivolte al mondo della scuola – agli insegnanti, ma anche alle famiglie – con una particolare attenzione al contrasto all’hate speech e cyberbullismo e più in generale ai condizionamenti che arrivano dai social media e dalla comunicazione pubblicitaria.
Un’attenzione per le giovani generazioni centrale anche nei diversi progetti di teatro immersivo e contest musicali. E nelle tante iniziative in ambito sportivo, tra le quali la promozione degli “Urban sport” come parkour, bmx, skate, capoeira, arti circensi che si rivolgono alle ragazze e ai ragazzi, con la partecipazione di testimonial impegnati nella lotta contro la discriminazione di genere, momenti di discussione e condivisioni su queste tematiche.
“Dobbiamo lavorare insieme, donne e uomini, per promuovere il cambiamento culturale come argine a un fenomeno, quella della violenza di genere, che è sotto gli occhi di tutti e lascia sgomenti- sottolinea l’assessora alla Cultura e Pari opportunità, Gessica Allegni-. Occorre investire di più nella prevenzione, agendo nei contesti formativi: dalla famiglia alla scuola, alla comunità. Per questo abbiamo deciso di aumentare i finanziamenti regionali inizialmente previsti con questo bando, così da poter accogliere il maggior numero possibile di progetti e sostenere le attività degli Enti locali e del mondo dell’associazionismo. Confidiamo che sul terreno del rispetto reciproco, capace di accogliere e integrare le differenze, possa crescere una società inclusiva e veramente paritaria”.
Nella graduatoria approvata nell’ultima seduta dalla Giunta regionale anche iniziative rivolte agli esercizi commerciali che intendono far diventare la propria attività un luogo sicuro con personale sensibilizzato e formato per promuovere una fruizione più autonoma, libera e sicura da parte delle donne. Non mancano i progetti rivolti all’inclusione delle donne migranti per sostenere l’acquisizione delle competenze linguistiche e digitali. Così come gli interventi rivolti al contrasto alle discriminazioni in ragione dell’orientamento sessuale e identità di genere con una particolare attenzione alla prospettiva di genere e all’inclusione delle persone LGBTQIA+, attraverso una combinazione di arte pubblica, dibattito culturale e coinvolgimento delle comunità locali. Il contributo regionale arriva a coprire fino all’80% del costo complessivo del progetto.
Source link