Dalla dermatite alla PAC: la battaglia degli agricoltori nuoresi
Si è concluso oggi a Nuoro, con l’assemblea territoriale di Nuoro-Ogliastra, il ciclo di incontri che Coldiretti ha promosso in tutta la Sardegna, dopo le tappe di Sassari, Cagliari e Oristano, in vista dell’assemblea finale regionale prevista a fine mese. Nella gremita sede della Camera di Commercio, soci, imprenditori agricoli e rappresentanti dei diversi comparti produttivi si sono confrontati apertamente con i vertici dell’organizzazione e con una nutrita rappresentanza delle istituzioni locali e regionali.
Ad aprire i lavori sono stati i presidenti e direttori regionali e provinciali di Coldiretti – Battista Cualbu e Luca Saba per il regionale Sardegna, Leonardo Salis e Alessandro Serra per Nuoro-Ogliastra – affiancati da numerosi sindaci, amministratori e consiglieri regionali locali. L’incontro si è rivelato un momento cruciale di sintesi e proposta, ma soprattutto di ascolto. Dalla platea è emersa con forza la voce degli allevatori, che hanno condiviso le difficoltà quotidiane di chi opera in campagna, tra complessità burocratiche, ritardi nelle risposte e carenza di soluzioni concrete.
Tema centrale dell’assemblea è stata l’emergenza sanitaria causata dalla dermatite bovina nodulare, che sta mettendo a dura prova il comparto zootecnico. In una provincia come Nuoro, tra le più vocate dell’isola all’allevamento, questa criticità assume contorni drammatici. Gran parte del dibattito si è concentrata su questa problematica, con gli allevatori che hanno espresso forte preoccupazione per gli effetti della vaccinazione, le possibili controindicazioni e la percepita assenza di un piano operativo chiaro. Coldiretti, che già nei giorni scorsi aveva sollecitato risposte puntuali e un piano definito a Ministeri, Istituzioni e agli assessorati regionali competenti, ha ribadito il proprio impegno per garantire la massima trasparenza nella gestione della campagna vaccinale e tutte le misure necessarie a tutelare la salute degli animali e la sopravvivenza delle aziende. Le istituzioni hanno iniziato a fornire le prime risposte, ma, come è stato sottolineato, non è sufficiente: sono richiesti indennizzi concreti, tempi certi e un progetto a lungo termine per prevenire ulteriori devastazioni nel settore.
La sala gremita ha generato diverse proposte e richieste concrete, che Coldiretti si è impegnata a raccogliere e a presentare ai tavoli istituzionali, sia a livello regionale che ministeriale. Questo lavoro di sintesi, come già avvenuto nelle scorse settimane, nasce dal basso, dalla conoscenza diretta delle difficoltà e delle esigenze degli allevatori.
Durante l’incontro si è fatto anche il punto sulle politiche europee, in particolare sull’attuazione della nuova PAC, che continua a generare incertezza e rischia di penalizzare gravemente le aziende sarde. Si è discusso inoltre del documento programmatico che Coldiretti aveva consegnato ai candidati alla presidenza della Regione durante la scorsa campagna elettorale: l’assemblea ha rappresentato un’opportunità per verificare l’effettiva messa in campo da parte delle istituzioni delle priorità condivise dal mondo agricolo.
L’assemblea di Nuoro ha lanciato un messaggio forte e chiaro: senza un’agricoltura e un allevamento sani e tutelati, non c’è futuro per le zone interne dell’isola. Serve ascolto, risposte rapide e scelte politiche all’altezza delle sfide che il settore sta affrontando. Coldiretti ha riaffermato il proprio ruolo di portavoce delle istanze del territorio, impegnandosi a lavorare affinché alle parole seguano finalmente i fatti.
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