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Dal low Alcol all’aceto, 32 Via dei Birrai rinnova il mercato della birra

Se un semplice birrificio di provincia è diventato negli anni un punto di riferimento di settore, piccolo ma riconoscibile, è merito di tre amici che condividevano il sogno di trasformare la solita birretta in qualcosa di buono, di migiore. Lorenzo Michielin, classe 1968 e una vita passata nella ristorazione, dietro a un bancone; Fabiano Toffoli, classe 1973, che con le sue origini italo-belghe ha la birra nel Dna e Alessandro Zilli, classe 1971 di Valdobbiadene, ingegnere elettronico con la passione per l’homebrewing, hanno messo su, nel 2006, 32 Via dei Birrai.

Una realtà che ha il suo cuore nella birra, naturalmente, ma che negli anni ha costruito intorno a sé qualcosa di più ampio e variegato. Un mood, un’identità che oggi permette al brand di farsi riconoscere per qualità, estetica e capacità di anticipare i trend e innovare il mercato senza mai rinunciare alla propria coerenza.

Ne sono un esempio i nuovi prodotti lanciati negli ultimi mesi sul mercato da 32 Via dei Birrai: prodotti che parlano a un pubblico nuovo, diverso, o forse allo stesso che però con il tempo è cambiato. Prodotti che si esprimono, in ogni caso, nel linguaggio tipico del brand fondato da quei tre amici in provincia di Treviso, lo stesso linguaggio di chi ama vivere con autenticità e attenzione al dettaglio.

Dal low Alcol all'aceto 32 Via dei Birrai rinnova il mercato della birra

Il primo prodotto che va in questa direzione è la birra 3+2, una birra «low alcol e soft pleasure», che va incontro alle nuove tendenze di mercato, che mostrano chiaramente come il consumo di alcol stia lentamente cambiando volto, in termini di quantità di abitudini, di scelte e di motivazioni. Così, nasce la 3+2, birra a bassa gradazione chiamata con un gioco di parole, che si rifà ovviamente a 32 Via dei Birrai ma anche alla bassa gradazione alcolica di questa birra: solo 3,2°. L’esigenza è quella di proporre una birra di livello ma «facile» alla beva; leggera ma di assoluta qualità. Non a caso vanta il marchio «Birra Quotidiana» di Slow Food.

Altra novità del birrificio è Aceto 32, ottenuto dalla birra Audace di 32 Via dei Birrai: un aceto di birra dall’aroma acetico leggiadro e poi sottili nuances agrumate e fruttate, infine con un leggerissimo sottofondo amaro. Aceto 32 viene venduto in una iconica bottiglietta – delle fattezze di quella di uno sciroppo – dal 25 cl, di colore arancione acceso con l’estetica chic-pop che caratterizza tutti i prodotti di 32 Via dei Birrai e con una pompetta vaporizzatrice a consentirne un uso adeguato al suo status di liquido prezioso, che va centellinato, giusto per rifinire i piatti con quel tocco particolare.

Infine, tra le novità 2025 di 32 Via dei Birrai c’è Ambedue, l’amaro di birra che ha conquistato due premi agli Amaro Awards 2025 a Milano: tutto naturale, pochissimo zucchero, dieci botaniche, una storia nata in lockdown e arrivata in top class mixology. A Pederobba usano una parola, genuinità: perché Ambedue è un amaro non filtrato, non contiene coloranti, viene realizzato con erbe officinali vere, ha una bassissima quantità di zucchero aggiunto perché la nota dolce risulta già apportata armonicamente dalla birra stessa. La base è la birra Nebra di 32 Via dei Birrai, ammaliante e seducente, una ambrata a doppio malto rifermentata in bottiglia, dall’inconfondibile nota floreale del sambuco e richiami di frutta matura.


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