Dal dopoguerra a oggi: 170 opere raccontano l’architettura contemporanea in Molise | isNews
Sono state censite da un apposito progetto di catalogazione promosso dal Ministero e realizzato dalla Fondazione Architetti
CAMPOBASSO. Centosettanta opere raccontano l’architettura contemporanea in Molise dal dopoguerra ad oggi. Parchi pubblici, chiese, residenze, case studio, vecchi stabili poi convertiti, edifici pubblici e non mancano naturalmente i vecchi serbatoi d’acqua che svettano in diversi paesi del Basso Molise. Molto alta la concentrazione delle opere censite nei centri principali Campobasso e Termoli, mentre Isernia presenta meno interventi, ma può vantare un ‘pezzo forte’ come l’auditorium ’10 Settembre 1943′. In una fase successiva sono poi emersi lavori interessanti anche nei centri minori.

Questo quanto realizzato dal progetto di catalogazione voluto dal Ministero della Cultura, ed eseguito dalla Fondazione Architetti della provincia di Campobasso. Opere che per la prima volta formano un catalogo digitale. Una vasta selezione è esposta in una mostra allestita al Museo Nazionale Archeologico di Campobasso, in via Chiarizia, aperta nell’ultimo weekend a conclusione di un convegno formativo organizzato sul tema. Presentazione affidata al neo presidente della Fondazione Antonio Sollazzo che ha salutato la folta audience presente, così come ha fatto il presidente dell’Ordine degli Architetti Alessandro Izzi. “E’ un piacere celebrare l’architettura contemporanea – ha detto Antonio Sollazzo – in un museo dove invece si esalta la grande storia del nostro territorio. Un incrocio suggestivo ma soprattutto il desiderio da una parte e dall’altra di integrarsi all’interno del territorio in una regione in cui si è molto legati al passato, ma che esprime valori architettonici importanti anche ai giorni nostri”.
Di grande interesse gli interventi dei due responsabili scientifici del progetto: prima catalogazione (oltre 100 opere) ad opera di Luciano Bellotti, già primo presidente della Fondazione Architetti di Campobasso. Bellotti ha relazionato su “L’esperienza della catalogazione del contemporaneo in Molise, tra marginalità, echi di globalizzazione e ricerca di una identità regionale”. Secondo responsabile scientifico, il consigliere della Fondazione e ricercatore del Distretto Tecnologico Beni e Attività Culturali Lazio, Mario Morrica, che ha curato l’ultima fase della catalogazione e introdotto ai presenti “Gli elementi dei paesaggi in costruzione: architetture contemporanee del Molise”.
A precederli l’intervento di Luciano Scuderi della Direzione Generale Creatività Contemporanea (Mic) su “Il censimento delle Architetture Italiane dal 1945 ad oggi, strumento per la conoscenza dell’architettura contemporanea”.
Sono intervenuti anche Dora Catalano, Soprintendente molisana alle Belle arti, Archeologia e paesaggio, che ha espresso compiacimento per il risultato ottenuto che ha inquadrato nell’ambito della propria sfera di competenza, tra vincoli e opere ben integrate nel territorio, e il Direttore dell’ex Museo Sannitico, ora Museo Archeologico Nazionale, Davide Delfino che ha sottolineato l’aspetto molto promettente dell’incontro fra diverse discipline umanistiche per arricchire il proprio bagaglio culturale. Aula piena al primo piano del Museo di via Chiarizia per un convegno che attribuiva te crediti formativi. A dimostrazione dell’interesse che ruota intorno
agli eventi a sfondo culturale della Fondazione Architetti e dell’Ordine hanno partecipato diversi operatori e professionisti del settore. La mostra è visibile negli orari di apertura del Museo, fino al 27 luglio.
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