Marche

dai lavoratori Beko arriva l’ok all’accordo

ASCOLI – Trova un consenso amplissimo tra i lavoratori la bozza di accordo relativa allo stabilimento di Villa Pera, redatta nella nottata di martedì scorso al ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito della vertenza Beko Europe. Mercoledì si è tenuta l’assemblea di fabbrica nella quale i rappresentanti sindacali provinciali e della rsu presenti al Mimit, hanno spiegato ai lavoratori i particolari del documento.

Il voto

Quindi ieri si è tenuta la votazione per il referendum di accettazione o respingimento.

Le maestranze hanno approvato la bozza a larghissima maggioranza. I risultati parlano chiaro. Su 254 votanti dei 320 aventi diritto, i si sono stati 212 ed i no 39. Schede bianche 3. Quindi risultati che hanno visto l’84% dei votanti favorevoli alle proposte emerse dalla lunga contrattazione, che aveva visto un tour de force notturno per gli ultimi aggiustamenti tra quanto proposto dall’azienda e quello chiesto dai sindacati. Come tutte le negoziazioni bisognava trovare dei punti d’incontro.

Dunque la novità vitale per lo stabilimento di Comunanza è, innanzitutto, che non sarà chiuso alla fine di quest’anno come era stato previsto dal piano di revisione delle attività industriali ed operative in Italia da parte della Beko Europe. Quest’ultima, nella seduta della vertenza aperta al Ministero lo scorso 5 dicembre, aveva annunciato la cancellazione produttiva del sito di Villa Pera. Una decisione che aveva lasciato storditi e nel panico non solo i 320 lavoratori diretti ma anche le altre centinaia di dipendenti dell’indotto, nonché la prospettiva di un decadimento verticale economico e sociale dei territori interni dei Sibillini delle province di Ascoli, Fermo e Macerata, dai quali giungono le maestranze della fabbrica.

La trattazione

Una vertenza complessa e difficile, anche perché inserita nell’ambito della trattazione di altri tre siti della multinazionale turca in Italia. Ma la forza dei risultati raggiunti è da ricercare sicuramente nella mobilitazione forte ed ampia di un vasto territorio marchigiano, che ha visto una compattezza eccezionale nel portare avanti una battaglia che alla fine ha dato dei risultati all’inizio assolutamente inaspettati.

Così scrive il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi ai cittadini: «Cari amici è salvo il nostro sito di Comunanza. Risultato che ci rende orgogliosi del nostro lavoro, che si è basato nel creare una squadra coesa tra sindacati, lavoratori, sindaci, chiesa, commercianti, associazioni di categoria, regione e governo. Lunedì prossimo saremo a Roma e parteciperemo alla firma finale del piano industriale. Si chiude dunque un periodo di incertezza e di paura, ci apriamo ad un nuovo ciclo con nuovo entusiasmo. Tutti noi dobbiamo sentirci vittoriosi oggi».

Le novità

Dunque si accetta il nuovo assetto della fabbrica che vede la riduzione di 80 lavoratori con incentivi all’uscita per un massimo di 90mila euro e forme di accompagnamento alla pensione. L’altro aspetto nuovo è che il sito diventa specializzato esclusivamente nell’alta gamma di lavatrici e lavasciuga e sarà inserito in produzione un nuovo modello di quest’ultima a marchio Beko. Gli investimenti nella fabbrica rimarranno di 15 milioni per i prossimi 4 anni.




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