Da oggi in servizio il primo dei nuovi filobus, Piciocchi: “Assi di forza pronti a metà 2026”
Genova. Entra in servizio oggi sulla linea 20 – con qualche mese di ritardo rispetto alle previsioni – il primo dei nuovi filobus Solaris acquistati da Amt in qualità di soggetto attuatore per il Comune di Genova nell’ambito del progetto dei quattro assi di forza. In totale saranno 112 i veicoli di questo tipo che circoleranno in città nei prossimi anni, di cui 39 già consegnati e presenti nelle rimesse, costati oltre 100 milioni di euro derivanti da fondi Pnrr. A questi si aggiungeranno 27 bus elettrici con tecnologia flash charging destinati esclusivamente alla Valbisagno.
“Questo mezzo può marciare sia con le aste sia con le batterie – spiega la presidente di Amt Ilaria Gavuglio -. Gradualmente, nei prossimi giorni, vedremo anche gli altri”. Trattandosi del primo esemplare di una grande flotta di nuovi filobus che progressivamente entreranno in servizio in città, il mezzo è stato sottoposto, in questi mesi, a una fase di omologazione e collaudo ministeriale particolarmente articolata e complessa, con prove specifiche e approfondite sulle varie parti del veicolo, considerata la sua alta componente tecnologica.
Terminato il periodo di collaudo, il filobus è ora pronto a entrare in servizio, sostituendo uno degli attuali filosnodati, lungo il percorso della linea 20, l’unica ad oggi dotata di bifilare. Lo stesso avverrà, nei prossimi mesi, per gli altri nuovi mezzi di ultima generazione. Con l’avanzare del progetto i filobus verranno progressivamente messi in esercizio sugli assi Ponente, Levante e Centro. Ancora in fase di autorizzazione la nuova linea 21 Brignole-Sampierdarena che Amt aveva annunciato con l’intenzione di sfruttare al massimo le nuove vettura in attesa che vengano realizzate le opere necessarie per i quattro assi di forza.

Il filobus, un Solaris modello Trollino nT18, lungo 18 metri e con una capacità di 133 posti totali, è un mezzo green di ultima generazione: dotato di tecnologia Imc (in motion charging), è in grado di percorrere le vie di Genova sia in modalità bifilare, sia con alimentazione a batteria elettrica, con quattro pacchi di batterie distribuiti tra il tetto e nel vano posteriore del veicolo. Gli interni sono studiati per garantire il maggior comfort di viaggio possibile ai passeggeri: 36 posti a sedere, due postazioni per persone con disabilità e relativa rampa di accesso e 40 prese Usb. Il mezzo è dotato inoltre di illuminazione a led, aria condizionata (anche nel posto guida), un impianto di videosorveglianza con sei telecamere e altre quattro telecamere specifiche per il sistema conta-passeggeri.
L’entrata in servizio del nuovo mezzo sarà l’occasione per avviare una fase di sperimentazione del sistema di bigliettazione elettronica della Regione Liguria: una hostess e uno steward saranno presenti a bordo del mezzo, per circa un mese, per supportare la clientela sull’utilizzo della nuova obliteratrice e del sistema di bigliettazione elettronica e sulla validazione del titolo di viaggio.
“I quattro assi stanno avanzando a Ponente e in Valbisagno, e partiremo a luglio con l’asse Centro – spiega Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente e candidato sindaco del centrodestra -. Come sapete abbiamo una scadenza che è la metà del 2026, siamo fiduciosi”.
Ma nemmeno questa partita è al riparo da controversie politiche. Oltre ai disagi per i cantieri, nelle ultime settimane si sono registrate tensioni a Cornigliano, dove una sottostazione elettrica invade una piazza riqualificata di recente, e soprattutto in bassa Valbisagno, dove i cittadini sono scesi in piazza contro il previsto accorciamento dei percorsi delle linee collinari che non raggiungeranno più Brignole.
“È un progetto importante, cercheremo di spiegarlo ulteriormente alla popolazione – riflette Piciocchi -. Purtroppo è accompagnato in alcuni casi da alcune informazioni non veritiere, come quelle che ho sentito nella zona di Marassi dove qualcuno va dicendo che si tagliano le linee collinari mentre l’obiettivo è esattamente il contrario, quello di aumentare le frequenze e avere un trasporto su corsia protetta nelle strade a principale scorrimento per assicurare l’efficienza del trasporto pubblico. I margini migliorare ci sono sempre e i progetti non sono mai a scatola chiusa, ma è sbagliato il messaggio che si sta mandando in giro strumentalmente. Il fine ultimo è assicurare che una persona, se oggi per andare da Quezzi a Brignole nell’ora di punta ci mette 35-40 minuti, col sistema degli assi ci metta un quarto d’ora. Questo è il senso dell’operazione”.
Difficile che si riesca a rispettare il traguardo del 2025 per la completa elettrificazione del trasporto pubblico locale, obiettivo fissato dall’ex sindaco Bucci, ma secondo Amt e Comune il bilancio è comunque positivo. “Abbiamo oltre 170 mezzi elettrici, il 36% del parco circolante. Siamo tra i primi in Italia”, rivendica la presidente Gavuglio. “L’obiettivo di arrivare al 100% di sostituzione dei mezzi – conferma Piciocchi -. È chiaro che abbiamo attraversato una stagione non semplice per le forniture, per i materiali, per i rincari che ci sono stati, per tutte le emergenze mondiali che chiaramente hanno inciso su questa filiera. Però io sono contento del lavoro che è stato fatto”.