Da Nvidia a Eni, i titoli preferiti dai trader
“Come fornitori di un servizio per gli investitori sentiamo la responsabilità non solo di metterli nelle condizioni di operare, ma anche di farlo in maniera consapevole”. Così Massimo Citoni, Country Head Italia di eToro, commenta l’ultima novità della società, un assistente virtuale che offre analisi di portafoglio e alert per favorire la costruzione di portafogli equilibrati.
Partiamo da una riflessione di contesto. Come cambia l’approccio degli investitori in un contesto di volatilità diffusa?
“La volatilità, se ben gestita, può trasformarsi in un’opportunità. Abbiamo notato che il grado di educazione finanziaria in Italia è cresciuto in modo significativo: gli investitori hanno idee più chiare e questo li mette nelle condizioni di utilizzare la volatilità a proprio vantaggio, entrando a prezzi più favorevoli. All’inizio del 2025 si è vista una predisposizione più difensiva, anche per effetto dei tassi d’interesse elevati; con il tempo, però, è tornato l’interesse anche per i comparti ad alto potenziale come quello tecnologico”.
Quali sono i titoli più gettonati dagli investitori italiani su eToro?
“Al vertice restano le grandi società tech americane, che dominano le classifiche sia a livello globale che italiano: Nvidia, Amazon e Tesla su tutte. In Italia, però, si osservano anche scelte legate all’identità territoriale o alla familiarità con i marchi nazionali: a Torino, ad esempio, molti investono sulla Juventus, mentre a Modena spiccano gli investimenti su Ferrari. Guardando ai dati italiani, dopo il già citato podio, al quarto posto c’è Eni, seguita da Apple, con Microsoft sesta, Meta settima e Leonardo nona”.
A parte questo, riscontrate differenze di approccio tra i trader italiani e quelli degli altri Paesi?
“Sì, e riflettono anche differenze culturali. Ad esempio, negli Stati Uniti, dove il tema dell’obesità è molto sentito, c’è forte interesse per le aziende che sviluppano farmaci anti-obesità o legate al benessere. In Italia, invece, notiamo maggiore attenzione verso i titoli della difesa o verso le società nazionali più conosciute. In generale, poi, cresce la capacità di diversificare e di costruire strategie coerenti nel tempo”.
L’intelligenza artificiale è ormai il tema dominante dei mercati. Che impatto ha sugli investimenti?
“È partita come una dimensione prettamente tecnologica, ma oggi l’intelligenza artificiale è trasversale: interessa l’industria, i servizi, la sanità. Non si investe tanto nelle società che “fanno AI” in senso stretto, quanto in quelle che utilizzano la nuova frontiera tecnologica per migliorare i propri processi o modelli di business. Questo apre spazi enormi per l’innovazione e per la crescita a lungo termine”.
C’è ancora interesse per l’oro come bene rifugio, dopo i record ripetuti e la correzione dei giorni scorsi?
“In un periodo di guerre e tensioni geopolitiche, è normale che resti elevata l’attenzione verso l’oro, anche se è difficile fare previsioni”.
Avete recentemente introdotto i Pac su azioni frazionate: di cosa si tratta?
“È uno strumento pensato per rendere l’investimento più accessibile. Ad esempio, se un utente vuole investire 5 mila euro su un titolo, ma preferisce non farlo tutto in una volta, può pianificare un piano di accumulo anche con piccoli importi, anche solo 10 euro al mese. È un modo per diluire il rischio e approfittare della volatilità”.
Novembre è il mese dell’educazione finanziaria. A suo avviso cosa si può fare per migliorare la conoscenza di questi strumenti?
“Intanto segnalo che va progressivamente crescente la cultura finanziaria di chi investe. Dal canto nostro, abbiamo lanciato Tori, il nostro assistente virtuale pensato per aiutare gli utenti a gestire il proprio portafoglio. Analizza lo storico delle movimentazioni, suggerisce come riequilibrare gli investimenti e fornisce indicazioni personalizzate per ottimizzare la diversificazione. L’obiettivo è dare non solo strumenti per investire, ma soluzioni per farlo in modo consapevole, aiutando le persone a prendere decisioni informate e coerenti con i propri obiettivi”.
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