Umbria

Da Modigliani a Paladino, ecco il nuovo anno della Galleria nazionale. Nel 2024 +47% di visite


di Sara Calini

Mostre, fotografia, eventi, convegni e non solo per una Galleria nazionale dell’Umbria che, nel 2025, vorrà essere sempre di più un motore culturale e turistico per l’intera regione. Il punto sulle attività in programma nel 2025 e sui numeri dell’anno precedente è stato fatto martedì nella sede della Galleria nel corso di una conferenza stampa.

Una grandissima offerta «Il 2025 presenterà una grandissima offerta culturale» ha sottolineato la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, durante l’appuntamento al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Cultura, Tommaso Bori, e il direttore della Galleria  Costantino D’Orazio. «Il museo sarà motore di coesione sociale e modello per tutto il patrimonio culturale umbro» ha aggiunto, evidenziando l’impegno dell’istituzione nel rendere la cultura sempre più accessibile.  Ferdinandi ha anche annunciato che per i musei pubblici e privati arriverà una card unica, con il primo tavolo operativo sul tema che si terrà il 5 marzo.

Gnu sociale Un calendario ricco di eventi che parlano di un tentativo da parte dell’amministrazione di avvicinare la cultura a tutti, con «progetti che parlano di spazi culturali sempre più accessibili, come strumento di coesione sociale». Ferdinandi ne ricorda uno in particolare: «Tutti i colori della Gnu» che ha creato spazi e laboratori dedicati alle famiglie e continuerà a farlo nel nuovo anno. Secondo Bori l’emblema di questo impegno è l’aver assegnato spazi che prima erano amministrativi e che, in seguito, «si è scelto di dedicare alla cultura, patrimonio di tutti e per tutti, valore condiviso e non privilegio per pochi». Ma non solo: grande attenzione anche alle nuove generazioni, che si vogliono coinvolgere sempre di più anche attraverso il supporto del digitale e in particolare attraverso TikTok (@galleria.nazional), Instagram (@gallerianazonaledellumbria) e il sito ufficiale del museo. 

VIDEO – FERDINANDI: «MUSEI PUBBLICI E PRIVATI, ARRIVA CARD UNICA»

Mostre 2025: i capolavori in arrivo Il programma espositivo prevede per il 2025 cinque grandi mostre, tra cui spiccano «Fratello Sole, Sorella Luna», dedicata alla natura nell’arte dei grandissimi dal Beato Angelico a Corot (dal 15 marzo al 15 giugno), e l’eccezionale prestito del «Nu couché» di Modigliani, in mostra dal 1° luglio al 15 settembre. L’autunno sarà segnato dall’antologica su Mimmo Paladino (dal 1° novembre al 18 gennaio 2026), che, in collaborazione con il maestro stesso, ripercorrerà la carriera dell’artista. La Camera oscura, spazio della Galleria dedicato alla fotografia, ospiterà due mostre: una dedicata a Gianni Berengo Gardin e il suo studio su Giorgio Morandi (da maggio a  settembre), e l’altra a Mario Giacomelli, con scatti inediti a colori per celebrare il centenario della sua nascita (ottobre-gennaio 2026).

Umbria e musica Sono state anche confermate quelle storiche collaborazioni che ogni anno portano tantissime eccellenze nel territorio, come Umbria Jazz e la «Galleria che spacca» in calendario durante l’edizione 2025 de «L’Umbria che spacca», ma anche spettacoli della Dance Gallery e della Sagra musicale umbra. 

Eventi e convegni Il programma prevede inoltre incontri culturali di rilievo, tra cui la presentazione delle opere di Riccardo Falcinelli, con una mostra fotografica sui volti di ieri e oggi e del volume di Alba Scaramucci Mi chiamo Tina Modotti. Sulle ali della libertà, storia di una donna poliedrica e straordinaria. Numerosi anche i convegni che animeranno le sale della «Machiavelli nel Risorgimento. Percorsi, interpretazioni, letture, fortuna critica» (dal 26 al 28 febbraio) e «Verso un protocollo condiviso sulla conservazione preventiva e programmata all’interno dei luoghi della cultura» (9 maggio), che coinvolgerà istituzioni museali nazionali. 

I numeri del 2024 Quanto al 2024 «è andato straordinariamente bene» secondo D’Orazio. L’anno si è chiuso con una crescita del 47% degli ingressi alla Gnu che arrivano a più di 140 mila, con la mostra sui capolavori di Klimt che da sola vanta 63.474 biglietti venduti. Ma risultati oltre le aspettative anche online, con contenuti visualizzati da più di 3 milioni di visualizzazioni e il sito del museo in continua espansione per rispondere alle visite in aumento. Significativo anche il trend di crescita relativo alle card museali che salgono da 30 a 300 nel corso dell’anno e che saranno oggetto di discussione per il tavolo operativo del 5 marzo sulla card unica per i musei pubblici e privati.

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