Trentino Alto Adige/Suedtirol

Da educatrice di bambini piccoli a imprenditrice agricola per amore alla famiglia – Cronaca



BESENELLO. Proseguiamo la narrazione delle nostre storie domenicali, ancora una volta con una signora, che anche in questo caso ha svolto fino a pochi anni orsono, una professione molto diversa da quella agricola, in quanto è stata per anni educatrice di bambini molto piccoli, quelli del nido.

Ed ancora una volta si tratta di una signora il cui nome ci è stato segnalato dal coordinatore dei corsi delle 600 ore della Fondazione Mach, il prof. Paolo Dallavalle, che ha potuto verificare l’impegno della signora durante il corso di formazione agricola che ha da poco concluso. Parliamo di Rachele Dalbosco, 34 anni, che fino al 2021 ha svolto la sua professione di educatrice di asilo nido.

Poi, con l’arrivo del secondo figlio, si è licenziata e dopo aver utilizzato l’indennità di disoccupazione, con l’anno 2023, ha preso in affitto alcuni ettari di terra, per raggiungere il monte ore per l’iscrizione all’albo degli imprenditori agricoli professionali. Fin da subito ha fatta la sua partita IVA.

Dopo poco più di due anni l’azienda sua e quella del suo compagno Gabriele, è praticamente raddoppiata. Oggi l’azienda in larga parte in affitto raggiunge gli 8,5 ettari tutti coltivati a vigneto sullo splendido conoide di Besenello.

Le varietà coltivate sono parecchie, si va dal Pinot Grigio al Traminer al Lagrein, allo Chardonnay, al Moscato (che non poteva mancare vista l’alta vocazionalità della zona a questo vitigno, e per finire la Schiava. Tutta l’uva viene conferita alla Cantina Sociale Vivallis, di Nogaredo e la signora Dalbosco è molto soddisfatta dei prezzi che la cantina riesce a liquidare. Ma da buona imprenditrice Rachele, ha voluto superare la mono coltura e da quest’anno ha estirpato d’accordo con il compagno, un appezzamento di viti sul quale ha realizzato un pollaio che per ora è di una cinquantina di galline ovaiole ma con la prospettiva di ampliarlo in base alla domanda che arriva dai consumatori.

Per cominciare ha preso delle galline ovaiole di diverse razze poi deciderà quella scegliere in base al risultato. A fianco al pollaio ha realizzato anche un orto, dal quale per cominciare punta raccogliere gli ortaggi per la famiglia ed in prospettiva anche a commercializzarli. Sia le uova che la verdura punta a venderle tutte in azienda direttamente ai consumatori di Besenello per cominciare e poi vedremo l’evoluzione della domanda, afferma Rachele. Certo lei ha sempre in mente anche l’aspetto educativo, sua grande passione, per cui mira a realizzare una fattoria didattica.

A questo fine ha già contattato la scuola primaria di Besenello. Ma attenzione la formazione non per tutti, ma puntando anche sui bambini della scuola materna ma non solo, anche sui più piccoli del nido. “Ho già preso contatto con le maestre del nido, di Besenello”, afferma la giovane signora.

Ma perché questa scelta così radicale chiediamo a Rachele? Innanzi tutto per riuscire a conciliare meglio lavoro e famiglia. Con i due bambini piccoli era impossibile proseguire con il mio lavoro dopo la nascita della seconda figlia. L’attività agricola le lascia anche il tempo per la famiglia, anche se da quest’anno con il raddoppio dell’azienda stiamo valutando con il mio compagno di assumere un dipendente fisso.

Fra i progetti futuri di Rachele, la realizzazione di una fattoria didattica, anche se non è una cosa semplice, però essendo questa la mia passione conto molto su questo progetto, afferma convinta. Ma punto anche a consolidare la mia azienda anche per dare una prospettiva professionale ai miei figli. Ma non escludo la possibilità di acquistare nuovi terreni, visto che la maggiorana dell’azienda è in affitto.

“A me, afferma la giovane signora, non piacciono le cose statiche, per questo il mio sogno è quello di puntare sull’innovazione costante nella mia azienda sia di prodotto che di processo”.

Chiediamo a questo punto se è pentita della scelta, assolutamente no! è la risposta netta, penso di aver fatto le scelte migliori sia per la mia famiglia che per la mia professione che mi da anche preoccupazioni, ma tante soddisfazioni.

I rapporti con l’ambiente di Rachele sono di grande rispetto, anche perché mi piace molto il lavoro all’aperto. Al biologico, per ora non ha pensato, mi preoccupa molto la burocrazia che questa comporta, e poi non vedo grandi richieste del mercato di prodotti biologici. Certo, afferma la Dalbosco, fra famiglia e aienda non c’è tempo per curare gli impegni nel sociale, e gli hobby? Per la verità conclude non ne ho mai avuti.

E le ex colleghe cosa dicono della sua scelta? Alcune hanno compreso positivamente la mia nuova vita, altre meno ma la cosa non mi preoccupa. Rachele è convivente con Gabriele ed ha due figli: Rocco e Gaia.




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