Economia

Cruise, il sogno delle auto a guida autonoma finisce nel cassetto: si dimette il fondatore Vogt

Si dimette Kyle Vogt, il co-fondatore delle auto a guida autonoma Cruise, società finita nella scuderia di General Motors dal 2016. La decisione è stata annunciata domenica sera e culmina, riassume Axios, mesi di tensioni con le autorità locali.

Oggetto del contendere, non banale: la sicurezza dei veicoli.

Un filone che ha dato preoccupazioni fino a poco tempo fa: a ottobre, a San Francisco un’auto Cruise si è fermata su un pedone, che a sua volta era a terra investito da un veicolo a guida “umana”. Un episodio che ha portato le autorità californiane a revocare il permesso di far circolare i veicoli senza alcun conducente. E di lì a poco l’azienda ha sospeso tutte le attività delle sue auto.

(reuters)

Una mossa che, sintetizza Bloomberg, ha prosciugato i ricavi di un’attività che, secondo le previsioni dell’amministratore delegato di GM Mary Barra, avrebbe fruttato un miliardo di dollari in tariffe entro il 2025, e avrebbe contribuito a raddoppiare le vendite di GM fino a 240 miliardi di dollari in sette anni. Invece, Cruise (che ha una flotta di 400 auto a San Francisco e altre 200 tra Austin, Houston e Phoenix) ha bruciato 1,4 miliardi di dollari degli 1,7 miliardi di dollari in cassa quest’anno.

GM ha indicato che sarà Craig Glidden, suo consulente legale, a diventare responsabile amministrativo di Cruise. Bloomberg aggiunge che non è stato annunciato un nuovo amministratore delegato, ma che Mo Elshenawy, attualmente vicepresidente esecutivo del settore ingegneria, ricoprirà il ruolo di presidente e Chief Technology Officer.

E’ poi in corso una indagine interna per vederci chiaro sul tema, con il coinvolgimento di una terza parte deputata proprio a valutare la “cultura della sicurezza” in Cruise.

Ci sono state anche tensioni interne, quando Cruise ha stoppato un programma di acquisto di titoli dei dipendenti generando malcontento per chi non ha potuto incassare. Vogt, che già nel 2018 aveva fatto un passo indietro cedendo la poltrona di ceo al manager di GM, Dan Amman, per poi ritornare a fine 2021, per il momento ha fatto le sue scuse al personale. E, via X, ha annunciato che trascorrerà più tempo con la famiglia e a coltivare nuove idee.


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