Crotone ricorda la “notte dei fuochi”: al Museo di Pitagora l’evento “Andiamo in pace a lottare”
A 32 anni di distanza dalla notte del 6 settembre 1993, Crotone torna a riflettere su una pagina che ha segnato la sua storia industriale e sociale. Quella notte gli operai dell’Enichem, dopo i licenziamenti subiti, decisero di incendiare il fosforo della fabbrica alle porte della città, dando vita a una protesta che coinvolse l’intera comunità e che avrebbe cambiato per sempre il destino del territorio.
A ricordare quell’episodio, sabato 6 settembre alle ore 10.30, il Museo di Pitagora ospiterà un incontro dal titolo “Andiamo in pace a lottare”, espressione che richiama le parole pronunciate dall’allora parroco di Sant’Antonio, don Giorgio De Antoni, durante la messa celebrata sui binari occupati da operai, cittadini e associazioni. Una frase che è diventata simbolo di resistenza e di impegno collettivo. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Jobel, erede del Movimento SeiSettembre nato proprio in seguito a quelle lotte, vuole mantenere viva la memoria e al tempo stesso rinnovare il senso di responsabilità sociale.
Al confronto prenderanno parte voci del mondo accademico, religioso, ambientalista e sindacale. Interverranno il presidente del Consorzio Jobel Santo Vazzano, il sociologo dell’Unical Antonio Campennì, Toni Cremonese della Pastorale del Lavoro, la ricercatrice Unical Francesca Falcone, il dirigente di Legambiente Crotone Luigi Labonia e lo storico Christian Palmieri. A portare la propria testimonianza saranno inoltre lo stesso don De Antoni, sindacalisti, politici, ex operai e familiari.
L’incontro sarà l’occasione per riflettere sul passato e allo stesso tempo guardare al futuro, attraverso un percorso di rigenerazione urbana e sociale che continua a coinvolgere luoghi e persone della città.
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