Crotone, nell’area “Gravina” reperti preziosi . Altri 6 milioni di euro per gli scavi
Si chiama “La riscoperta del quartiere centrale”. Ed è la nuova linea d’intervento nata dalla rimodulazione del progetto “Antica Kroton” decisa di comune accordo da Ministero della Cultura, Regione e Comune di Crotone. La prosecuzione dei lavori (deliberati dalla giunta regionale), avranno come epicentro l’area del “Gian Vincenzo Gravina”, estesa 758 metri quadrati, dove si sono conclusi di recente i primi scavi. Qui, riporta la relazione, è emerso «un settore rilevante dell’antica città greca con particolare attenzione» alle «numerose testimonianze» risalenti dal III secolo al VII secolo avanti Cristo. Infatti, si legge nel documento, «le strutture» portate alla luce «lasciano percepire una organizzazione diversa» da quella di un’area «abitativa» ed «uno spazio pubblico o sacro».
In pratica, come conseguenza della «importanza dei rinvenimenti, mobili e strutturali», e data anche «la possibilità di rinvenire nuovi reperti e documenti storici», MiC, Regione e Comune hanno scelto di ampliare e «ridefinire» il sito di scavo del “Gravina”.
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