Crotone, l’ex piscina Coni finisce sotto la lente della Procura
La Finanza acquisisce documentazione presso il Comune e la Provincia di Crotone e il Comune di Cirò Marina, sotto la lente della Procura l’ex piscina Coni
CROTONE – L’ex piscina Coni sul lungomare finisce sotto la lente della Procura. Ci sono anche le carte del progetto di riqualificazione dell’impianto sportivo tra la fitta documentazione che i finanzieri del Gruppo di Crotone hanno acquisito negli uffici del Comune. Il procuratore Domenico Guarascio ha disposto accertamenti investigativi su una serie di attività amministrative. I finanzieri stanno acquisendo varie determine al Comune e alla Provincia di Crotone, ma anche al Comune di Cirò Marina.
Nella documentazione acquisita al Comune di Crotone ci sono anche affidamenti diretti a Salvaguardia ambientale, impresa del gruppo Vrenna che opera nel settore dei rifiuti. I militari stanno esaminando anche una serie di determine, acquisite presso i tre enti, relative ad affidamenti di servizi tecnici e incarichi di progettazione ingegneristica con assegnazione diretta concessi nel 2023. Al momento non ci sono persone indagate.
LEGGI ANCHE: Inchiesta Procura di Crotone su canili, sotto la lente Mister Dog – Il Quotidiano del Sud
EX PISCINA
Il progetto di riqualificazione dell’ex piscina Coni sul lungomare, finanziato con 6,2 milioni di euro attraverso i Cis Calabria, in particolare, sembra essere un’odissea senza fine. Il programma del Comune prevedeva la riconversione di una struttura storica e identitaria, abbandonata da oltre 20 anni, in un impianto moderno e sostenibile. I lavori sono stati appaltati a marzo 2024, con la consegna prevista entro un mese e un cronoprogramma di 450 giorni per il completamento. Con determinazione di aggiudicazione definitiva del 2 maggio scorso, la Stazione appaltante della Provincia di Crotone ha aggiudicato l’appalto all’operatore economico V&M Immobiliare s.r.l. e Tecnoedil & sport s.r.l.
CAMBIO DI DIRETTORE
Oggi la questione sembra essere tornata al centro dell’attenzione per il cambio del direttore dei lavori, l’ingegnere Giuseppe Parise. Considerata la «mole di lavoro con la quale gli uffici comunali devono imbattersi quotidianamente e quindi l’impossibilità da parte delle risorse interne a poter sopperire tempestivamente alle varie problematiche che si riscontrano durante le lavorazioni», con una disposizione di servizio del 19 maggio scorso, il dirigente del settore Governo del territorio e Grandi progetti, Francesco Stellato, ha revocato l’incarico di direttore dei lavori a Parise. L’importo del servizio di direttore dei lavori ammonta a 132.722,37, euro.
RIBASSO DEL 72%
Si è proceduto quindi all’affidamento diretto, previa acquisizione di più preventivi. Sono stati invitati cinque professionisti qualificati tramite la piattaforma telematica Tuttogare. Il nuovo direttore dei lavori, nominato lo scorso 14 luglio dall’ingegnere Stellato, risulta essere l’architetto Felice Perri. Il criterio seguito per l’affidamento è stato quello del massimo ribasso. L’architetto Perri ha presentato un ribasso del 72%. Se sia un’offerta anomala dovranno stabilirlo gli eventuali sviluppi giudiziari.
SCONTRO POLITICO
Polemiche anche sul versante politico. Nonostante le rassicurazioni del sindaco, Vincenzo Voce, sui tempi di realizzazione, diverse sono state le segnalazioni di rallentamenti e fermi dei lavori. A gennaio 2025, il Tar ha sospeso i lavori accogliendo il ricorso di uno degli imprenditori coinvolti, a causa di una parziale invasione di aree con concessioni demaniali. Questo ha generato polemiche e richieste di chiarimenti da parte di varie forze politiche, dal Pd a FdI, che parlano di “disastro economico e politico”.
A giugno 2025, sono state previste opere di messa in sicurezza e i lavori sono ripresi. Il sindaco Voce ha attribuito i rallentamenti a difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali per le prove di carico e ha sottolineato la complessità della fase di fondazione dell’opera, che include la realizzazione di una paratia di sostegno per gestire una falda d’acqua e garantire la sicurezza. La scadenza del Cis Calabria resta comunque fissata a dicembre 2027.
Source link