Crotone, applausi al giro di boa. Longo: «Siamo un gruppo sano, dobbiamo continuare a sacrificarci»
Dopo la splendida vittoria in casa della Turris, gara che ha chiuso il girone d’andata, il Crotone riprenderà gli allenamenti oggi pomeriggio al centro sportivo per iniziare a preparare l’ultima gara del 2024. Che sarà la prima del girone di ritorno, contro il Team Altamura, in programma sabato alle 17.30 al “D’Angelo”. Tra i migliori della partita con la Turris figura Alessio Guerini che ha siglato la sua prima doppietta tra i professionisti, diventando il decimo rossoblù ad andare a segno.
«Ci fa sempre piacere aumentare il numero di calciatori che vanno a segno per non mantenere su pochi elementi la responsabilità del peso offensivo – dichiara mister Emilio Longo – Il fatto che un terzino abbia fatto una doppietta mi rende felice perché vuol dire che attacchiamo gli spazi, che abbiamo una cultura di gioco che fa proiettare anche i nostri esterni bassi nell’ultimo quarto di campo. Ed il fatto che la doppietta sia stata fatta da un giovane mi fa ancora più piacere. Abbiamo un attacco importante, numericamente il migliore del girone. Dobbiamo continuare su questo aspetto, quindi segnare tanto e cercare di proteggere in modo determinato la nostra porta, diventando compatti e lavorando tutti con lo spirito del sacrificio».
Sulla netta vittoria a Torre del Greco, Longo dice: «Credo che ci sia stata una proporzionalità diretta tra il gioco espresso ed il risultato. Molti dei gol fatti sono arrivati attraverso la capacità di leggere gli spazi. Abbiamo anche fatto una buona fase di interdizione, soprattutto nel primo tempo quando la squadra avversaria è stata viva. Gioco, prestazione e risultato: dobbiamo cercare di mantenere inalterata la proporzione diretta tra questi elementi. Perché sappiamo che giocando possiamo ottenere i risultati che tutti vogliamo».
La generosità di Tumminello sul gol di Oviszach, la prima doppietta di Guerini tra i professionisti, Vitale che chiude la gara con un gol e due assist. Quante immagini. «Sono tutte belle – risponde Longo – perché sono immagini che raccontano un gruppo sano, che ha voglia di legittimare gli obiettivi comuni mettendo da parte quelli dei singoli».
Source link