Liguria

Crisi Amt, l’emergenza liquidità scongiurata fino a fine estate: le misure immediate


Genova. Circa 30 milioni di euro attraverso alcune misure immediate per “l’emergenza dell’emergenza” – per consentire la continuità aziendale di Amt almeno fino alla fine dell’estate, e un piano di rientro basato su alcune linee guida da tradursi in atti pratici a partire da ottobre.

Il piano di rientro Amt presentato dall’azienda a cda e revisori

Il piano è il documento elaborato dall’azienda di trasporto pubblico insieme ai due consulenti Giancarlo Strada e Giovanni Bravo e chiesto il mese scorso dal collegio sindacale che, proprio durante l’illustrazione avvenuta oggi, lo ha “condiviso” – fanno sapere dall’azienda di tpl – insieme al consiglio di amministrazione. Il passaggio definitivo sarà domani, mercoledì, con la presentazione del piano all’assemblea dei soci (Comune di Genova, Città metropolitana e gli altri Comuni del servizio extraurbano).

A quanto risulta da indiscrezioni il piano non contiene indicazioni specifiche ma alcune linee guida di possibile intervento: recupero crediti da ministeri, Comuni e Regione, recupero crediti da sanzioni, ottimizzazione organizzativa e possibile revisione della politica tariffaria.

Nel piano non è però contemplata, per ora, un’indicazione precisa su un eventuale ridimensionamento delle gratuità di metro e impianti verticali, o di quelle dedicate a under 14 e over 70. Per un ragionamento su questa partita, considerata comunque critica dai revisori, sarà avviato un nuovo studio dell’azienda (forse coadiuvata da tecnici esterni) per capire quali siano gli effettivi costi e i numeri degli utenti legati alla sperimentazione tariffaria che, a oggi, resta invariata almeno fino al 30 settembre.

Incontro Comune – sindacati: misure salvagente fino a fine estate

Sempre oggi, però, c’è stato anche un incontro tra il Comune (il vicesindaco e assessore alle Partecipate Alessandro Terrile e l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti) e i sindacati di Amt: Faisa Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Durante l’incontro l’amministrazione comunale ha chiarito in che modo si procederà per salvare servizio e stipendi nel corso dei prossimi due mesi.

“Dovremmo riuscire a garantire il superamento dell’emergenza – ha rassicurato Terrile – poi intervenendo su meccanismi di anticipi, siamo consapevoli di spostare il problema nel tempo ma nel frattempo possiamo lavorare sul piano strutturale di rientro”. Terrile ha anche accennato a un possibile aumento di capitale, in autunno, da parte dei soci, del valore di 30-40 milioni di euro. I sindacati, che domani alle 18 avranno un altro tavolo sul trasporto pubblico con la Regione Liguria, sono usciti dall’incontro, tutto sommato, soddisfatti.

Da quanto emerso dopo l’incontro tra Comune e sindacati, per scongiurare l’emergenza (pagamenti ai fornitori, stipendi e Trf di luglio e agosto) servirà una serie di mosse in grado di assicurare liquidità.

Da parte sua il Comune anticiperà circa 2 milioni di euro, frutto di sanzioni per passaggi non autorizzati sulle corsie gialle, e soprattutto i 12,5 milioni stanziati dal ministero dell’Ambiente come contributo a copertura della gratuità: per procedere, però, chiede alla Regione Liguria di assumere un impegno formale a rimborsare in ogni caso quelle risorse, in teoria blindate da un decreto già licenziato ma non ancora giunte nelle casse dell’azienda.

Allo stesso modo la Città metropolitana sarebbe disponibile a versare prima del previsto ben quattro rate del contratto di servizio, pari a 26 milioni complessivi. Sul piatto ci sarebbero poi 3,9 milioni destinati a Coop per la riacquisizione dell’ex officina Guglielmetti, il cui pagamento verrà posticipato.

La Regione, poi, anticiperà l’erogazione dei fondi ministeriali per l’acquisto di mezzi elettrici. Nel cosiddetto ddl Omnibus che verrà votato nei prossimi giorni in consiglio regionale c’è una norma che consente all’ente di erogare fino al 100% delle somme già rendicontate dalle aziende sui fondi assegnati dallo Stato “in considerazione del perdurare della situazione di sofferenza finanziaria del trasporto pubblico locale”. L’eccezione vale solo per gli anni 2025 e 2026 e dovrebbe consentire un’altra pesante inieizione di liquidità ad Amt (e non solo).

Congelato il contenzioso Trenitalia – Salis chiama l’ad Strisciuglio

Ai sindacati il vicesindaco Terrile, durante l’incontro di oggi, ha anticipato che sarebbe stata individuata “una soluzione transattiva” per congelare il decreto ingiuntivo sui 7,8 milioni che Amt dovrebbe versare a Trenitalia nell’ambito del contenzioso sui mancati introiti legati al biglietto integrato bus+treno.

Nel corso delle ore la situazione si è ulteriormente evoluta: in serata la sindaca Silvia Salis ha sentito l’amministratore delegato di Trenitalia, Giampiero Strisciuglio, per chiedere il blocco dell’ingiunzione di pagamento nei confronti di Amt e, a quanto filtra da Tursi, il manager delle ferrovie avrebbe accordato a mettere la pratica in stand by.

Possibile che dopo l’estate le due parti tornino al tavolo per fare il punto e trovare una soluzione definitiva.

Sindacati: “Incontro positivo, chiediamo garanzie sul futuro”

“L’incontro è stato positivo, ci hanno scongiurato problemi di liquidità nell’immediatezza e sul pagamento degli stipendi – spiega al termine dell’incontro Edgardo Fano, segretario ligure della Faisa Cisal -. Abbiamo già calendarizzato un nuovo incontro il 25 agosto per capire se sarà tutto allineato. Il vero piano di gestione della crisi di liquidità arriverà a settembre-ottobre, ma noi intanto rilanciamo la necessità di un patto per il Tpl a 360 gradi con Regione, aziende e sigle sindacali sul modello dell’Emilia-Romagna”.

“Il Comune ha garantito tutte misure necessarie a dare liquidità all’azienda per pagare stipendi e fornitori – conferma Laura Andrei della Filt Cgil – ma la situazione economica rimane critica. Aspettiamo di capire le misure concrete sulle politiche tariffarie, per il momento non c’è nessuna decisione. Da mesi abbiamo chiesto un’ottantina di nuove assunzioni che rimangono bloccate fino all’approvazione del piano. È possibile che ne arrivino una cinquantina a fine anno, ma nel frattempo il servizio potrebbe risentirne”.

“L’incontro è stato positivo per gli intenti messi sul tavolo – aggiunge Antonio Vella, responsabile del trasporto pubblico locale per la Fim Cisl Liguria -. Il problema non è finanziario, ma economico. Mancando la liquidità manca la possibilità di pagare. Ora Il Comune sta facendo in modo che l’azienda possa garantire gli stipendi e pagare i fornitori, ma per il futuro abbiamo chiesto garanzie con un orizzonte di almeno tre anni”. Sulle assunzioni qualche speranza c’è: “Si farà una valutazione verso settembre per integrare 8-9 persone su urbano e una quindicina sull’extraurbano, prima del servizio invernale”.




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