Crescono i ricavi del calcio italiano, restano le criticità tra debiti e stadi vecchi
Nelle ultime due stagioni il calcio italiano, pur all’interno di un quadro in cui persistono ampie zone di criticità (dall’impiantistica all’indebitamento), ha visto aumentare il fatturato complessivo che nell’annata 2023/24 ha superato la soglia storica di 4,5 miliardi di euro, crescendo peraltro ad un ritmo molto più sostenuto dei costi. In particolare, tra il 2021-2022 e il 2023-2024 il fatturato è cresciuto del 32%, in confronto al +7% del costo del lavoro, la cui incidenza sul valore della produzione perciò scesa dal 69% al 56%. Le perdite complessive in tre anni si sono così dimezzate da 1,4 miliardi a 731 milioni.
Sono questi alcuni dei dati più significativi emersi dalla 15ª edizione del ReportCalcio, il rapporto annuale sul calcio italiano e internazionale sviluppato dal Centro Studi della Figc in collaborazione con Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC Italia appena pubblicato. «Uno strumento di trasparenza e di analisi senza eguali – come ha sottolineato il presidente federale Gabriele Gravina – per numero di informazioni e per profondità degli argomenti trattati di gran lunga lo studio più completo ed esaustivo sul movimento calcistico italiano, che rappresenta sempre il primo riferimento sportivo nazionale per numero di tesserati, valore economico generato e diffusione di progettualità in ambito sociale. Un documento che individua strategie e propone soluzioni di medio-lungo termine, anche grazie ad un approfondito studio di benchmarking internazionale, al fine di garantire uno sviluppo reale e stabile all’intero sistema. Le nostre priorità sono: investire nell’impiantistica in maniera decisa, anche grazie al processo di candidatura per UEFA Euro 2032 che sta stimolando percorsi virtuosi in diverse città d’Italia, e nelle riforme sulla sostenibilità economico-finanziaria, perché il miglioramento dello scenario di criticità nelle ultime due stagioni sportive è dovuto all’aumento del valore della produzione e non è ancora così strutturato da mettere in sicurezza i conti del calcio italiano».
L’aumento dei ricavi
Nella stagione 2023-24, l’aumento del fatturato ha contraddistinto quasi tutte le categorie: i ricavi da sponsor e attività commerciali hanno superato per la prima volta nella storia del ReportCalcio il miliardo di euro (+11,1% rispetto al 2022-2023, e nei 17 anni analizzati sono più che triplicati). I diritti televisivi si sono mantenuti sostanzialmente stabili a quota 1,5 miliardi (-0,4%), mentre i ricavi da ticketing hanno ritoccato nuovamente il record storico del calcio italiano, sfiorando il mezzo miliardo di euro (478 milioni), grazie anche alla significativa crescita dell’affluenza di spettatori allo stadio nel post COVID-19: considerando i campionati nazionali e le coppe europee, il dato di affluenza nel 2023-2024 ha toccato i 21 milioni di spettatori, anche questo dato record nella storia del ReportCalcio, rispetto ai 20,3 del 2022-2023 e ai 15,8 milioni del pre COVID-19.
L’affluenza allo stadio
La media spettatori della sola Serie A, in particolare, è stata la più alta tra quelle dalla stagione 1992-1993, con 31.172 tifosi e il miglior dato in termini di affluenza totale (oltre 11,8 milioni) tra quelli registrati dal 1978-1979. La Serie A per il secondo anno consecutivo ha così superato la Liga spagnola in termini di affluenza (14,42 milioni di spettatori considerando campionato, coppe nazionali ed europee), rimanendo dietro solo a Bundesliga (14,44 milioni) e Premier League (18,5 milioni). Nella top 10 dei club delle Top League europee con maggior affluenza totale nel campionato 2023-2024 figurano inoltre tre società italiane: l’Inter al secondo posto (1,4 milioni, solo il Manchester United ha fatto meglio), il Milan al quinto (1,3 milioni) e la Roma al settimo (1,2 milioni).
Competitività internazionale
I risultati economici e in termini di affluenza si connettono anche alla crescita della competitività internazionale del calcio italiano. Dopo le tre finali di coppe europee 2022-2023, con il raggiungimento del record storico del Ranking Uefa per club e il secondo posto in Europa, nel 2023-2024, l’Italia ha ottenuto il primo posto nel Ranking stagionale, con 21.000 punti (davanti a Germania con 19.357 e Inghilterra con 17.375), grazie anche alla vittoria dell’Atalanta in Europa League (primo titolo europeo nella sua storia e primo successo di un club italiano dalla Coppa UEFA vinta dal Parma nel 1999) e al raggiungimento della finale di Europa Conference League da parte della Fiorentina. Grazie alle positive performance dei club italiani nelle coppe europee, (con ben 6 finali raggiunte in appena 3 anni) l’Italia ha potuto qualificare 5 club all’edizione 2024-2025 della Champions League, competizione nel corso della quale l’Inter ha raggiunto la finale (la seconda in 3 stagioni).
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