“Credo siano dei parassiti”. Trump attacca nuovamente l’Europa

Un polverone che non si spegnerà facilmente nei prossimi giorni, quello che sta investendo l’amministrazione Trump. E che ora passa anche per nuove parole di fuoco verso l’Europa.
“Veramente volete che risponda? Credo siano stati dei parassiti“. Così il presidente Usa ha risposto alla domanda se fosse d’accordo con le parole del vicepresidente JD Vance riguardo agli europei “parassiti”, espresse nella chat su Signal al centro dello scandalo esploso ieri. “Non do la colpa alla Nato per questo. Non do la colpa all’Europa. Do la colpa a Biden per il fatto che non gli ha fatto pareggiare i conti“, ha aggiunto il presidente a riguardo al contributo europeo alla guerra in Ucraina e all’Alleanza atlantica.
Donald Trump è poi tornato ad attaccare il direttore dell’Atlantic Jeff Goldberf definendolo “un viscido che fa male agli Stati Uniti”. Parlando con i giornalisti alla Casa Bianca il presidente ha anche accusato il giornalista di “farsi pubblicità con la storia della chat del Pentagono”. Il riferimento va ancora una volta alla svista cosmica che avrebbe portato i leader della sicurezza nazionale degli Stati Uniti a includere in una chat di gruppo sugli attacchi militari in Yemen il direttore della testata.”Non pensavo potesse essere reale. Poi hanno iniziato a cadere le bombe“, continua a ripetere Goldberg. Poco prima delle 14:00 del 15 marzo, infatti, se il mondo scopriva che gli Stati Uniti stavano bombardando obiettivi Houthi in tutto lo Yemen, Goldberg sapeva già da due ore prima che esplodessero le prime bombe che l’attacco sarebbe potuto arrivare. Il motivo per cui lo sapeva è che Pete Hegseth, il segretario della Difesa, aveva inviato un SMS con il piano di guerra alle 11:44. Il piano includeva informazioni precise sui pacchetti di armi, gli obiettivi e i tempi.
L’amministrazione ore corre ai ripari: “La nostra sicurezza nazionale è più forte che mai, abbiamo un gruppo incredibile“, ha ribadito Trump rispondendo ad una domanda dei giornalisti della Casa Bianca sullo scandalo della chat del Pentagono. “Nessuna informazione classificata è stata condivisa“, ha precisato il presidente. A dargli manforte, con i suoi “Non l’ho mai conosciuto” e “non ho mai comunicato con lui“, il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz. “Stiamo verificando come abbia fatto a entrare“, ha aggiunto Waltz nel corso di una cerimonia alla Casa Bianca con Donald Trump. Secondo il resoconto di Goldberg, era stato proprio Waltz ad invitarlo inavvertitamente nella chat riservata. Anche per lui, arriva la difesa d’ufficio da Pennsylvania Avenue: per Trump, Waltz “non deve scusarsi“.
“Sta facendo del suo meglio“, ha aggiunto. Trump non ritiene che molti gruppi, tra cui i militari e i media, usino Signal: interpellato sul caso durante un incontro con i suoi ambasciatori, il presidente ha aggiunto che Waltz “probabilmente” non la userà più.
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