Credito, i rubinetti restano chiusi per le piccole imprese • newsrimini.it
Sono le piccole imprese quelle che stanno subendo i maggiori contraccolpi sulle aperture di credito, Nei primi nove mesi del 2024 si registra un tracollo dell’8,6% rispetto a 12 mesi prima mentre per le medio-gradi imprese il dato è, seppur lievemente, positivo (+0,3%). Le maggiori difficoltà colpiscono il settore dei servizi (-4%) mentre manifatturiero e costruzioni crescono rispettivamente dell’1,3 e dell’1,4%. Complessivamente comunque si registra una flessione del credito dell’1,2% compreso il -0,3% di quello alle famiglie. I prestiti totali ammontano a 8.394 milioni di euro: 55,8% alle imprese, 40,1% alle famiglie e 4,1% ad altri soggetti. Altra nota dolente il deciso aumento del tasso di deterioramento: 2,7% nel terzo trimestre 2024, era all’1,1% nel terzo trimestre 2023. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, l’ammontare risulta di 18.331 milioni di euro: il 58,7% è costituito dai depositi bancari, il restante dai titoli a custodia. I depositi però calano del 2,2% mentre gli investimenti in titoli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio aumentano del 18,5% quelli in titoli di Stato del 30,2%.
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, tra gennaio e settembre 2024 sono state accolte 992 operazioni di finanziamento relative alle imprese della provincia riminese (8,4% del totale regionale), con una crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, del 14,3%; l’importo finanziato complessivo ammonta a 148 milioni di euro (+1,1%) mentre l’importo finanziato medio (per singola operazione) risulta di 149mila euro (193mila euro in Emilia-Romagna, 182mila euro in Italia). In generale, in provincia si rilevano 29 domande pervenute ogni 1000 PMI attive, dato minore di quello nazionale (32) e in linea con quello regionale (30).