Crea, bene agroalimentare italiano trainato da export – Mondo Agricolo
Il comparto agroalimentare italiano è
dinamico. “Nonostante un lieve rallentamento congiunturale,
mostra segnali di tenuta e ripresa su base annua. In
particolare, la crescita del valore aggiunto agricolo e l’ottima
performance dell’industria alimentare confermano la vitalità e
la resilienza del settore”. A dirlo è Andrea Rocchi, Presidente
Crea sulla base della fotografia scattata nel II trimestre del
2025 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto
dal Crea, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.
L’analisi registra, infatti, segnali positivi per l’economia
italiana nel periodo preso in esame: il Pil segna una crescita
tendenziale dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. In
aumento anche il valore aggiunto dell’industria (+1,4%) e
dell’agricoltura (+0,4%), mentre il settore dei servizi si
mantiene stabile.
Su base congiunturale, si osserva una lieve flessione del Pil
(-0,1%) rispetto al primo trimestre 2025. Calano anche il valore
aggiunto dell’agricoltura (-0,6%) e dell’industria (-0,3%),
mentre i servizi restano pressoché invariati (-0,1%).
Il centro rileva, su base congiunturale, una lieve flessione del
Pil (-0,1%) rispetto al primo trimestre 2025. Calano anche il
valore aggiunto dell’agricoltura (-0,6%) e dell’industria
(-0,3%), mentre i servizi restano pressoché invariati (-0,1%).
Per quanto riguarda l’industria alimentare, rispetto allo stesso
periodo del 2024, fra aprile e giugno 2025, crescono sia
l’indice della produzione (+2%), sia quello del fatturato sul
mercato estero (+14,5%) e sul mercato interno (+5,8%).
L’industria delle bevande, invece, registra una decrescita per
l’indice della produzione (-7,1%) e per quello del fatturato sul
mercato estero (-2%), mentre sul mercato interno i valori sono
positivi (+3%).
Aumentano ancora le esportazioni agroalimentari nel periodo
considerato (+6,5%), verso tutti i principali mercati esteri,
in particolare verso gli Stati Uniti, in linea con i valori del
2024. Le vendite in valore sono diversificate in base ai
comparti: in crescita i cereali, in calo, invece, quelle di vino
(-1,3%) e di ortaggi trasformati (-3,3%). Ottima performance in
particolare per i prodotti lattiero-caseari e per i prodotti
dolciari e frutta fresca (vicina al 30%).
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