Società

Crampi mestruali degli adolescenti predicono dolore cronico in età adulta. La ricerca internazionale: “Non dite più alle ragazze di sopportare”

Una ricerca pionieristica condotta dal Nuffield Department of Women’s & Reproductive Health dell’Università di Oxford ha rivelato correlazioni preoccupanti tra dismenorrea adolescenziale e sviluppo di dolore cronico in età adulta.

Lo studio, pubblicato su “The Lancet Child & Adolescent Health” e coordinato dalla dottoressa Rachel Reid-McCann e dalla professoressa Katy Vincent, ha monitorato 1.157 partecipanti nate tra aprile 1991 e dicembre 1992, analizzando il loro dolore mestruale dall’età di 8 fino ai 17 anni.

I dati raccolti dall’Avon Longitudinal Study of Parents and Children hanno evidenziato che il 59,7% delle adolescenti (691 su 1.157) riportava dismenorrea moderata o grave all’età di 15 anni. La metodologia ha previsto un follow-up a 26 anni per identificare la presenza di dolore persistente della durata di almeno tre mesi. I modelli statistici sono stati accuratamente calibrati considerando fattori confondenti quali provenienza geografica, livello educativo materno, esperienze infantili avverse, sintomi depressivi precedenti al menarca, attività fisica, fumo e indice di massa corporea.

Correlazioni neurologiche e rischi quantificati

I risultati hanno dimostrato un incremento progressivo del rischio di dolore cronico adulto correlato all’intensità della dismenorrea adolescenziale: la forma lieve comporta un aumento del 23%, quella moderata del 65%, mentre la dismenorrea grave eleva il rischio del 76%. Particolarmente significativo è il fatto che il dolore mestruale non si limita a influenzare esclusivamente l’area pelvica, ma si associa a manifestazioni dolorose croniche in multiple sedi anatomiche: dolore addominale, lombalgia, cefalea e dolori articolari interessanti schiena, ginocchio, polso, mano, caviglia, piede, coscia e anca.

Katy Vincent ha sottolineato come l’adolescenza rappresenti un periodo di aumentata neuroplasticità, rendendo il sistema nervoso più adattabile ma contemporaneamente più vulnerabile allo sviluppo di condizioni dolorose croniche future. Ansia e sintomi depressivi risultano più frequenti nelle adolescenti con dolore mestruale elevato, contribuendo rispettivamente per il 23% e il 12% all’associazione tra dismenorrea grave e dolore cronico, suggerendo l’esistenza di meccanismi neurologici predominanti in questa complessa relazione.

Implicazioni per la salute pubblica e raccomandazioni cliniche

Le evidenze scientifiche trasformano la dismenorrea adolescenziale da disturbo temporaneo a questione cruciale di salute pubblica, richiedendo interventi mirati e coordinati. Le ricercatrici hanno formulato raccomandazioni specifiche per il sistema sanitario: migliorare l’identificazione precoce e la gestione efficace del dolore mestruale nelle adolescenti, aumentare la “literacy mestruale” per superare lo stigma ancora diffuso, garantire interazioni mediche validanti evitando atteggiamenti sminuenti.

Angela Hind, CEO della Medical Research Foundation, ha dichiarato: “Questo studio dimostra quanto sia importante la ricerca medica per migliorare la salute, in particolare per i giovani. I ricercatori hanno dimostrato che i dolori mestruali possono avere un impatto profondo non solo durante l’adolescenza, ma anche in età adulta”.

L’indagine rappresenta un “campanello d’allarme” per orientare future ricerche verso la comprensione dei meccanismi sottostanti attraverso approcci di neuroscienze del dolore ed epidemiologia genetica, evidenziando l’urgenza di non minimizzare mai il dolore mestruale giovanile.


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