Corriere Amazon muore dopo un incidente in moto: la famiglia presenta un esposto contro l’ospedale
Una ragazza di 25 anni, Giorgia Marino, mamma di una bimba di cinque anni, è morta domenica in ospedale a Torino dov’era ricoverata in seguito a un incidente in moto avvenuto dieci giorni prima. La famiglia, tutelata dall’avvocato Alessandro Dimauro, ha presentato un esposto in procura per chiarire se ci siano responsabilità da parte della struttura sanitaria. Ma bisogna tornare indietro al 30 maggio per capire tutti i passaggi di questa delicata vicenda. Quella mattina la giovane che lavorava per Amazon come corriere era in corso Orbassano alla guida della sua moto e, secondo quanto raccontato dai testimoni, era stata urtata da un’auto che aveva svoltato a sinistra senza darle la precedenza.
La 25enne viene catapultata a terra e riporta diverse fratture, subito viene ricoverata al Cto: la sua situazione è grave e viene messa in coma farmacologico. Venerdì viene operata al bacino: su questo punto i familiari sostengono di non aver firmato alcun consenso all’intervento programmato. Finita l’operazione ha un arresto cardiaco dal quale non si riprende e viene trasferita d’urgenza alle Molinette. Viene collegata a una macchina che consente la circolazione del sangue però già in assenza di attività cerebrale. Dopo le 72 ore di osservazione, domenica pomeriggio, viene constatato il decesso.
Trattandosi di un incidente stradale con lesioni personali gravi la procedura prevede che si apra d’ufficio un procedimento penale. Ora a ciò si aggiunge l’esposto della famiglia: l’avvocato Dimauro (che rappresenta il compagno e la madre della giovane) lo ha depositato venerdì sera quando gli è stato comunicato che la ragazza era andata in arresto cardiaco. Nel documento si fa riferimento sia all’incidente stradale che all’operazione al Cto. Sarà l’autopsia (ancora da disporre) a chiarire se la morte di Giorgia sia addebitabile all’incidente o a qualcosa andata storta durante l’intervento.
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