Viaggi e turismo

Corendon e le nuove aree “Adults Only” per voli più rilassati


🌴 Corendon apre la strada: comfort e tranquillità a bordo

La compagnia olandese Corendon Dutch Airlines ha introdotto per la prima volta una zona riservata ai passeggeri dai 16 anni in su sui voli da Amsterdam a Curaçao.

Nel suo Airbus A350-900, 102 dei 432 posti sono collocati in una sezione separata da una parete, così da creare un’atmosfera più quieta per chi desidera riposare o lavorare durante il viaggio.

Un dettaglio non da poco: si tratta delle prime 12 file dell’aereo, quindi i passeggeri di quest’area saranno anche tra i primi a scendere all’arrivo.

Il supplemento parte da 45 € a tratta, o 100 € per chi sceglie i posti XL con più spazio per le gambe.

L’obiettivo, secondo Corendon, non è dividere, ma offrire opzioni diverse a persone con esigenze diverse — e magari rendere l’esperienza di viaggio più serena anche per le famiglie, che non devono preoccuparsi troppo se un bimbo è particolarmente vivace.

✈️ Le altre compagnie che hanno introdotto questa novità

Corendon non è la prima a pensarci. Negli ultimi anni, diverse compagnie hanno introdotto aree “silenziose” per migliorare il comfort di bordo:

  • Scoot (Singapore) – La compagnia asiatica propone la “Scoot-in-Silence Zone”, accessibile dai 12 anni in su. Oltre alla tranquillità, offre più spazio per le gambe e la comodità di scendere per primi.

  • IndiGo (India) – Ha creato le “Quiet Zones” nelle file 1–4 e 11–14, dove si privilegia un ambiente più rilassato, accessibile ai passeggeri dai 12 anni in su.

  • Malaysia Airlines – Sul ponte superiore dell’Airbus A380, l’atmosfera è volutamente più tranquilla: i posti sono riservati agli adulti, mentre le famiglie trovano ampi spazi e servizi dedicati altrove.

  • AirAsia X (Malesia) – Sui voli a lungo raggio, le prime 7 file della Economy formano una zona silenziosa per chi vuole viaggiare in relax, separata da paratie e disponibile con un piccolo supplemento.

🌍 Più scelta, meno stress

Le compagnie che sperimentano le “quiet zones” non vogliono escludere nessuno: si tratta piuttosto di proporre alternative per chi desidera dormire, lavorare o semplicemente viaggiare in un ambiente più tranquillo.

Allo stesso tempo, le famiglie con bambini possono godersi il volo in modo più disteso, senza sentirsi osservate ogni volta che un piccolo passeggero ha bisogno di attenzione.

E se questa tendenza prenderà piede, potremmo presto vedere aerei con spazi pensati su misura per diversi tipi di viaggiatori — chi cerca il silenzio, chi viaggia per lavoro, chi vola con la famiglia o chi sogna solo un po’ di relax tra le nuvole.


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